La base M5s può chiedere l'impeachment della Raggi

Virginia Raggi potrebbe cadere per mano dei militanti grillini inferociti. La base dei Cinquestelle romani, in base al regolamento, può chiedere l'impeachment del sindaco di Roma, colpevole di aver taciuto dell'iscrizione nel registro degli indagati del suo assessore all’Ambiente, Paola Muraro.

Per le Comunali a Roma, spiega l’Huffington Post, i candidati sindaco e i consiglieri firmarono il "codice di comportamento" stilato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Tale codice prevedeva anche sanzioni, da 150mila euro, in caso di violazioni delle sue regole. Quel codice non è stato firmato, però, dagli assessori, anche se l’idea iniziale lo prevedeva.

Il documento insiste molto sulla trasparenza nelle comunicazioni con i cittadini che, come è evidente, nel caso della Muraro è venuta meno. Ma anche sulle sanzioni da comminare a chi vìola tale codice. “Sindaco e assessori - si legge nel documento - devono assumersi l'impegno etico di dimettersi laddove in seguito a fatti penalmente rilevanti vengano iscritti nel registro degli indagati e la maggioranza degli iscritti al M5S mediante consultazione in rete ovvero i garanti del Movimento decidano per tale soluzione nel superiore interesse della preservazione dell’integrità del MoVimento 5 Stelle". Le dimissioni sono previste anche in caso di “inadempienza”, come, appunto, nel caso della Muraro, dove è mancata la trasparenza nella comunicazione ai cittadini.

Il Movimento Cinquestelle, introduceva, così “il principio della democrazia diretta, detto ‘recall’, già applicato negli Stati Uniti” affidando tale scelta a 500 iscritti residenti a Roma.

La proposta di ‘recall’, per passare, deve essere “approvata mediante votazione in rete a maggioranza dagli iscritti al MoVimento 5 Stelle al 30/6/2015 residenti in Roma e nelle zone sotto la competenza territoriale di Roma Capitale”. Ed è anche per questo che, man mano che passano le ore, più si complica la posizione sia della Muraro sia della Raggi.