"Basta coi grillini", Beppe torna a fare soldi

Sale piene nel tour del comico: "Con la politica ero a reddito zero"

"Basta coi grillini", Beppe torna a fare soldi

Milano «Non voglio più vederli i grillini! Sono sette anni che li vedo! Basta con questi grillini maledetti!». Sarà pure solo «uno spettacolo», come rassicura Casaleggio che non vuole l'autorottamazione del fondatore M5S, ma Grillo non sembra scherzare poi tanto. Non ne può più dei militanti Cinque stelle che lo tormentano, lo criticano, lo bacchettano alla minima battuta politicamente scorretta (sul palco parla di «nani» e subito simula la telefonata di un grillino sardo offeso per il riferimento alla bassa statura), fino al caso che supera le sue già basse soglie di sopportazione.

«Due giorni fa è arrivato uno in albergo e mi fa: Sono un attivista non simpatizzante. E che caz.. vuol dire? Che condivido il programma ma mi stai sulle palle (risate del pubblico, ndr). Allora capite? Questa era la mia vita» dice Grillo usando l'imperfetto, come di una fase archiviata, davanti alle duemila persone che riempiono il Teatro Linear Ciak. Ad un povero spettatore delle prime file Grillo fa mangiare un grillino, nel senso di un insetto, preso da una confezione di grilli caramellati, le proteine del futuro. «Mangia, questo è il mio corpo». La transustanziazione. Ora, dopo la politica, Grillo cerca «qualcosa di nuovo» che ancora non sa, ma «deve nascere qualcosa di diverso». Forse una religione grillesca, come i pastafariani negli Usa, che «vanno in giro con uno scolapasta in testa». Gli adepti li troverebbe senza fatica.In sala c'è anche il suo storico manager Marangoni, «dieci per Cencio» dice Grillo presentandolo alla platea, «Cencio» il soprannome, dieci per la percentuale che prende sugli incassi. In effetti, con la riconversione da leader («Scherzavo!») a uomo di spettacolo, Grillo torna a fare una cosa che apprezza: guadagnare bene. Le poltrone vendute a 40-50 euro, alla prima milanese ne ha piazzate 2200, le prenotazioni per le prossime serate vanno bene.

Un annetto fa Grillo aveva fatto capire che la politica gli stava portando via molto tempo, e che le finanze private ne risentivano: «Il mio 730 è a zero da quattro anni, sono l'unico che fa politica e ci ha rimesso dei soldi» lamentava in una intervista tv. Proprio a zero no, visto che la sua dichiarazione dei redditi, del 2013 riportava 147.531 euro lordi, pari a circa 7.500 euro netti al mese. Una miseria per una star abituata a cachet milionari.Troppi tour con comizi-show nelle piazze, ma gratis, per far il M5S. Un tour internazionale poi annullato, per non sovrapporre il lavoro alla battaglia politica, incassi a zero. Ha dovuto pure mettere in affitto la sua magnifica villa a Bibbona, a 13mila euro a settimana, per rimpinguare il conto (colpito, a quanto pare, anche per finanziare le cause legali). A questo si aggiunge il calo del blog, che qualche buon introito lo portava con la pubblicità e i click. Ecco, negli ultimi mesi il traffico sul beppegrillo.it è sceso parecchio. Da gennaio 2015 ad oggi ha perso il 14,5% dei visitatori (dati consultabili su «Traffic Estimate»), piazzandosi al 321esimo posto tra i siti italiani. Nel febbraio 2015 era il numero 171, e nel 2006 il terzo in assoluto.

Un crollo, e così di pari passo i ricavi. Mentre crescono i giovani leader (Di Maio, Di Battista), cala il fondatore. Per Grillo è tempo di tornare al teatro. Un toccasana per la sua vita privata. E anche per il conto in banca.

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