"Matteo Salvini è un vero leader, trasmette un senso di unità e di appartenenza. Ci si sente parte di una comunità, cosa che in questi anni è mancata al Pd". Parole che potrebbero uscire dalla bocca di un qualsiasi elettore della Lega. E che invece sono di Martina Minchella, ex segretaria dem di Viterbo ormai a un passo dal prendere la tessera del partito guidato dal capo del Viminale.
Un salto triplo che non sembra spaventarla. "Se me lo proporranno valuterò. Ma prima del matrimonio c'è il fidanzamento, e prima ancora il corteggiamento", ha spiegato al Fatto Quotidiano Minchella, consigliere comunale di Viterbo con delega alle politiche sanitarie. "Basta con le correnti del Pd - ha continuato la 29enne laureata in giurisprudenza - dove non ci si sente parte di una comunità. A differenza della Lega...". Dove la ragazza potrebbe presto sbarcare al termine di una lunga riflessione cominciata il 4 dicembre 2016, giorno del fallimento del referendum costituzionale (e di tutto il progetto politico) dell'ex segretario dem Matteo Renzi, di cui è stata a lungo sostenitrice. Minchella è rimasta nel Pd fino alla prima metà di giugno, quando con una nota ha annunciato la sua decisione di stracciare la tessera. "Lascio la segreteria del Pd, lascio il gruppo del Pd in Consiglio comunale e il Partito democratico con tutte le sue questioni", aveva scritto nell'occasione, denunciando le "faide che alimentano l'astio nel Pd".
Lo stesso partito da cui ha cominciato a prendere le distanze per vari motivi, in primis le posizioni sull'immigrazione. "Sul caso Sea Watch ho trovato assolutamente fuori luogo la raccolta fondi organizzata dal Pd laziale. E neanche ho gradito la passerella dei deputati a bordo. Non amo l'ipocrisia e il buonismo sciatto". Si tratta di temi - ha spiegato al Fatto - su cui "si devono muovere istituzioni internazionali, non c'entra niente Orfini". Perché accogliere tutti gli immigrati non è possibile. "La legalità ha un suo valore e gli italiani la percepiscono come prioritaria.
E io sono d'accordo. Non riusciamo ad accogliere tutti. Guerra tra poveri? La crea chi vuol fare entrare tutti, non chi vuol mettere delle regole". Idee molto "leghiste" che potrebbero spingerla tra le braccia di Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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