"Basta con la protezione speciale. Funziona per i trafficanti di esseri umani"

Il leader del Coisp spera che l'istituto sia ridimensionato: "Ha favorito le organizzazioni criminali. Per noi poliziotti è un problema"

"Basta con la protezione speciale. Funziona per i trafficanti di esseri umani"

«L'immigrazione clandestina oggi è uno dei principali fenomeni di allarme sociale; non a caso la gestione dei flussi migratori impiega ogni giorno migliaia di appartenenti alle Forze di Polizia». Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, spiega le difficoltà che ogni giorno incontrano i poliziotti nel gestire l'immigrazione clandestina, ancor di più da quanto è stato istituito l'istituto della protezione speciale.

Lo strumento della protezione speciale, quindi, non ha funzionato?

«Ha funzionato sì, ma per le organizzazioni criminali che si occupano del traffico di esseri umani Non si può certo dire che abbia funzionato per il sistema-sicurezza del nostro Paese, né per migliorare la sicurezza dei cittadini. Possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che ha rappresentato uno di quei fattori che, come già abbiamo denunciato nell'ottobre del 2020, in tempi non sospetti quindi, ha spinto le organizzazioni criminali a far aumentare i costi che vengono estorti ai migranti per giungere nel nostro Paese».

Che problemi ha dato, nello specifico, ai poliziotti?

«Enormi: è aumentato il traffico di immigrati clandestini, sono aumentati gli sbarchi e di conseguenza gli hotspot sono sempre al collasso, si è reso necessario un massiccio impiego di agenti, migliaia, che ogni giorno devono far fronte a tutte le questioni connesse agli arrivi, ai rimpatri, alle espulsioni, al rilascio dei permessi di soggiorno. Per noi delle Forze dell'Ordine, dunque, è un problema sostanziale».

Toglierla sarebbe un bene per voi?

«È necessario, se non proprio toglierla, almeno rivederla. Così come è concepita ora la protezione speciale rappresenta un ulteriore sistema di pressione sul sistema-sicurezza del nostro Paese. È un fattore che, come già detto, aiuta le organizzazioni criminali nel traffico di esseri umani».

Alcuni sostengono che eliminandola aumenterà l'illegalità. Ritiene sia vero?«

«No, ovviamente non aumenterà in alcun modo l'illegalità. Anzi, al contrario, è proprio la protezione speciale ad aver aumentato l'illegalità, facendo aumentare gli arrivi e tutte quelle problematiche relative alla sicurezza. Con più arrivi, ovviamente, sono aumentate anche tutte le necessità di chi sbarca sulle nostre coste e che diventa poi un emarginato sociale ed economico. Spesso, infatti, queste persone vivono ai margini della società, nelle periferie, vicino agli scali ferroviari delle grandi città e lì divengono preda delle organizzazioni criminali che li reclutano come manodopera a basso costo; oppure loro stessi sono costretti a vivere di espedienti e quindi aumentano i reati e la microcriminalità».

Come avviene la gestione dell'immigrazione clandestina da parte delle organizzazioni criminali?

«Alcune trasmissioni tv rappresentano gli scafisti, in maniera del tutto irreale e buonista, come dei disperati, tanto quanto le persone che trasportano, per cercare di sbarcare il lunario e racimolare qualche soldo per sopravvivere. La rappresentazione è del tutto inadeguata.

Nel corso degli anni, infatti, è stato dimostrato che questo tipo di attività molto spesso viene svolta e gestita da libanesi, da uzbeki, da siriani, da turchi, da spagnoli, da ceceni, persone che svolgono questa attività con un chiaro e lampante intento criminale».

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