"Tutti esultano per Cesare Battisti. Tutti sono felici che venga a marcire all'ergastolo. Che lasci il suo figlioletto brasiliano. Che paghi con la vita". Mentre tutti festeggiavano per la cattura del latitante, il direttore de Il dubbio Piero Sansonetti twittava il 'suo dispiacere'.
"Quasi nessuno sa di cosa è accusato. Nessuno conosce le prove: non ci sono", aggiunge denunciando il clima da tifo da stadio. "È un rito pagano: tutti fratelli intorno alla forca", conclude il 'comunista ultra-garantista'."Tutte e quattro le sentenze si fondano sulle accuse degli stessi pentiti. I quali sono gli esecutori dei delitti e hanno scontato due o tre anni di galera. Lo sconto è dovuto alle accuse a Battisti. Se questa è giustizia io sono Maradona", aggiunge rispondendo ai tweet di chi, invece, contesta le sue parole.
E poco dopo ritwitta il pensiero del giornalista e massmediologo Claudio Velardi che si era spinto a scrivere: "#Battisti mi ispira sentimenti di umana pena, i nostri connazionali festanti mi fanno paura. Il loro modello continua a essere piazzale Loreto".Tutti esultano per Battisti. Tutti sono felici che venga a marcire all’ergastolo. Che lasci il suo figlioletto brasiliano. Che paghi con la vita. Quasi nessuno sa di cosa è accusato. Nessuno conosce le prove: non ci sono. È un rito pagano: tutti fratelli intorno alla forca.
— PieroSansonetti (@PieroSansonetti) 13 gennaio 2019
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