Le lacrime versate da Teresa Bellanova nel corso della conferenza stampa di ieri sera per presentare il dl Rilancio hanno acceso infinite polemiche: il ministro dell'Agricoltura si è commosso in occasione dell'annuncio della regolarizzazione degli immigrati. Le critiche non sono mancate da parte del centrodestra: è stata accusata di aver dimenticato gli Italiani travolti dall'emergenza Coronavirus, i lavoratori rimasti disoccupati, gli imprenditori costretti a chiudere, i dipendenti senza stipendio, le aziende che non riaprono, i professionisti senza aiuti, gli studenti senza scuola, gli anziani chiusi in casa, le famiglie stremate dalle condizioni del lockdown, gli artigiani fermi, gli alberghi vuoti e i bar chiusi. Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha affermato: "Rispetto le lacrime di tutti, ma a preoccuparmi in questo momento sono soprattutto le lacrime degli italiani".
All'attaco è andata subito pure Giorgia Meloni: "Centinaia, forse migliaia di italiani in queste settimane hanno pianto, magari di notte, di nascosto dai loro figli, schiacciati dalla disperazione per aver perso tutto, o per timore di perdere tutto. Aspettando un aiuto che non è arrivato mai". Neanche Matteo Salvini ha risparmiato l'offensiva ai danni della renziana: "Le lacrime del ministro Bellanova per i poveri immigrati, con tanti saluti ai milioni di italiani disoccupati, non commuovono nessuno". Parole a cui sono seguite le difese dei colleghi, con Ettore Rosato che non ha perso tempo per dare sostegno alla capo-delegazione di Italia Viva: "Grazie alla tua determinazione, alla tua forza, al tuo impegno oggi compiamo un grande passo avanti: gli invisibili saranno più visibili e protetti dallo Stato".
"Fornero è una grande persona"
L'ultima volta che abbiamo visto piangere il titolare di un dicastero in occasione di una conferenza stampa dopo un Consiglio dei Ministri fu nel 2011, quando Elsa Fornero varò la riforma previdenziale lacrime e sangue per milioni di italiani. Intervenuta in diretta ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24, la Bellanova non si è detta affatto turbata dal paragone con l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Anzi, per lei ha speso addirittura parole al miele: "È una persona di grande competenza e di grande professionalità che io rispetto e con la quale, su alcune questioni, la pensiamo in mondo diverso".
La renziana ha invece aggiunto che sarebbe rimasta offesa qualora ci fosse stato un paragone con il leader della Lega: "Il confronto con Salvini, quello sì che mi avrebbe fatto davvero molto male. Mi avrebbe imbarazzato molto un confronto con Salvini".
E ha ammesso che non è riuscita a governare le emozioni: una commozione legata alla sua storia personale di ex bracciante oltre che di sindacalista dei braccianti. "Noi siamo il frutto della nostra storia e chi non sente questo, evidentemente, vuol dire che fa le cose da mestierante", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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