Il "bello dell'economia" ci spiega in tv come imitare la Grecia

Avrà una rubrica a "Next", programma di approfondimento economico in onda su Rai 2

Il "bello dell'economia" ci spiega in tv come imitare la Grecia

Yanis Varoufakis spiega agli italiani il futuro dell'Europa. L'ex ministro delle Finanze greco è infatti il nuovo protagonista di una rubrica all'interno di 2Next-Economia e futuro, la trasmissione condotta da Annalisa Bruchi in onda al martedì su Raidue (ieri notte la prima puntata, come opinionisti fissi ci sono anche Mario Sechi, Lorenzo Bini Smaghi, Riccardo Luna e Aldo Cazzullo).

Titolo dell'intervento settimanale: Il bello dell'economia . A meno che il bello non sia l'ex ministro, l'economia ha riservato, negli ultimi tempi, solo brutte sorprese. Soprattutto a Varoufakis, eletto accanto a Tsipras per salvare la Grecia dalle grinfie dell'Europa, defenestrato dallo stesso Tsipras perché ostacolo alle trattative, bocciato alle ultime elezioni assieme alla sua formazione marxista. Tsipras, nonostante abbia ceduto alle richieste dell'Unione europea, invece ha ottenuto un nuovo mandato. Tsipras traditore? Grecia velleitaria? Trojka spietata? Ciascuno formuli il giudizio politico che ritiene opportuno. Dal punto di vista pratico, invece, possiamo dire che Varoufakis abbia combinato niente. Ecco dunque, puntuale, la convocazione in tv: chi meglio di un disastroso ministro delle Finanze, dichiaratamente di parte (anti-europea), per spiegare l'economia e l'Europa all'abbonato Rai? Nessuno poteva vantare titoli pari ai suoi. Ma cosa dirà l'economista (professore all'università di Atene)?

Qualche indizio è fornito dal suo ultimo libro, È l'economia che cambia il mondo. Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro (Rizzoli). Rifacendosi a una celebre scena del film Matrix , Varoufakis consiglia a tutti di prendere la pillola rossa, colore non scelto a caso, per vedere come stanno le cose al di là della propaganda filo-capitalista. Ecco dunque un sunto dei segreti svelati dall'ex ministro: «La verità è che, invece di essere i mercati a servirci, ci siamo ridotti a essere servi, anzi schiavi di mercati impersonali e disumani». Tutto il giorno ci affanniamo per ottenere cose che «neanche vogliamo e di cui non abbiamo bisogno, solo perché la Matrix del marketing e della pubblicità è riuscita a proiettarla nelle nostre teste».

Le nostre società «non sono semplicemente ingiuste: sono spaventosamente inefficaci nella misura in cui disperdono le nostre potenzialità di produrre vera ricchezza, con il risultato di diventare... ingiuste, appunto». Le persone che non ci stanno, e dicono queste cose, sono puniti «in modo spietato» dalla società. Oppure finiscono su Raidue. Hasta l'audience siempre, comandante Varoufakis.

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