
Francesco Blasi è direttore di Area medica e del Reparto di Malattie respiratorie del Policlinico di Milano, Ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio e pro rettore con delega al sistema sanitario dell'Università degli Studi di Milano.
1. Il quadro clinico del Papa è passato dalla polmonite all'insufficienza renale: cosa sta succedendo?
«La piastrinopenia, l'anemia e l'insufficienza renale possono essere legate alla polmonite. Cioè l'effetto tossico dell'infiammazione a livello di midollo osseo provoca una riduzione della produzione di globuli rossi. L'insufficienza renale è legata all'infiammazione».
2. La polmonite si è «trasformata» in un'infiammazione generale?
«Sì, ma è dovuta al fatto che il Santo Padre sta prendendo diversi antibiotici e alla sua età, un effetto collaterale classico è la riduzione del numero di piastrine».
3. Che cosa comporta l'insufficienza renale?
«La riduzione di ossigeno nel sangue prodotta dalla polmonite e la riduzione della quantità di acqua nel sangue, oltre alla febbre, fanno sì che i reni facciano più fatica a filtrare il sangue e quindi a eliminare le tossine. Quello che vediamo però è un lieve miglioramento del quadro clinico».
4. Ieri mattina papa Francesco sembrava peggiorare, in serata il bollettino medico parlava di un lieve miglioramento anche se i medici non hanno sciolto la prognosi.
«Allora siamo al quinto/sesto giorno di terapia antibiotica e di solito a questo punto si inizia a vedere un miglioramento grazie alla terapia. La dimostrazione è che è stato diminuito il flusso di ossigeno: significa che la polmonite regredisce e gli esami del sangue migliorano».
5. Ma questo andamento altalenante come si spiega?
«È normale nei pazienti di una certa età».
6. Ieri mattina si parlava di sepsi.
«Sicuramente la grave polmonite che ha avuto ha provocato una gettata di batteri nel sangue, che vengono tenuti a bada dagli antibiotici. Quindi l'andamento altalenante è normale».
7.
Ieri sera i medici dicevano che aveva anche ripreso a lavorare segno che sta anche riacquisendo le forze?«Sì: la riduzione del flusso di ossigeno è infatti un buon segnale ma da qui a dire che il paziente è guarito è un altro discorso».
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