Tim Walz beniamino di sindacati e comunità gay: il radicale che parla alla gente del Midwest

Il governatore del Minnesota scelto da Kamala Harris come compagno di corsa per la Casa Bianca non è particolarmente carismatico, ma ha mostrato di saper interpretare l'umore dell'americano medio

Tim Walz beniamino di sindacati e comunità gay: il radicale che parla alla gente del Midwest
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Un progressista che appartiene al cuore dell'America e difende i temi cari ai democratici come istruzione, ambiente, sindacati e diritti civili. Tim Walz, il governatore del Minnesota scelto da Kamala Harris come compagno di corsa per la Casa Bianca, è un politico di lungo corso molto popolare tra l'elettorato rurale del Midwest. Nato nel 1964 a West Point, in Nebraska, frequenta la scuola superiore e a 17 anni si arruola nella Guardia Nazionale, (dove presta servizio per 24 anni), ottiene una prima laurea in scienze politiche al Chadron State College, e poi un master all'Università Statale del Minnesota (è il primo candidato di un ticket presidenziale democratico a non aver frequentato la facoltà di giurisprudenza). Insegna un anno in Cina, poi torna in Usa e accetta una cattedra come professore e allenatore ad Alliance, in Nebraska, dove conosce la futura moglie Gwen, anche lei docente, da cui avrà due figli, entrambi concepiti con la fecondazione in vitro (e per questo dice: «c'è un motivo se abbiamo chiamato nostra figlia Hope», ossia speranza). Dopo il matrimonio si trasferisce a Mankato in Minnesota, lo stato della consorte, dove insegna geografia e diventa allenatore della squadra di football della Mankato West High School. Per 12 anni dal 2007 al 2019 - è deputato al Congresso, poi viene eletto per due volte governatore del Minnesota. Padre e marito esemplare, pare con un grande senso dell'umorismo, non fa parte dell'élite dem nel mirino dei repubblicani Maga, ma al contrario è famoso per essere molto vicino alla gente comune. È lui che ha definito «weird», «strani», i rivali Donald Trump e JD Vance, un'etichetta diventata subito virale e molto più efficace della definizione usata da Joe Biden che da anni parla del tycoon come di una «minaccia per la democrazia», un concetto troppo generico e spesso non in grado di fare presa sui giovani. Proprio nei giorni scorsi, durante un evento di raccolta fondi in Minnesota, Walz è tornato sull'argomento dicendo che «non è un insulto chiamarli bizzarri, ma un'osservazione». Ad aver conquistato Harris sarebbe stato il suo modo genuino di comportarsi, e l'alchimia sviluppata durante l'incontro finale avvenuto domenica nella sua residenza a Washington, dove l'attuale vice presidente, secondo fonti informate della Cnn, è rimasta colpita «dalla sua autenticità». «Parla e assomiglia a molti degli elettori che abbiamo perso contro Trump», sostiene un'altra fonte democratica.

Il Minnesota non è uno degli stati in bilico cruciali per la vittoria, anzi l'ultima volta che venne votato un repubblicano era il 1972, ma potrebbe essere d'aiuto ad Harris per raccogliere consensi in quel Midwest dove Vance punta a fare breccia a destra. Inoltre Walz è molto amato dalla comunità Lgbt, e ha firmato una serie di importanti programmi di assistenza sociale come il pranzo gratuito per gli studenti delle scuole pubbliche, un ampio accesso a Medicaid, maggiori protezioni che consentono ai lavoratori di sindacalizzarsi e un congedo familiare retribuito per motivi medici e familiari. La morte del padre quando aveva 19 anni per un cancro ai polmoni ha forgiato le sue opinioni sull'accesso all'assistenza sanitaria. «L'ultima settimana di vita di mio padre - ricorda - è costata a mia madre un decennio di lavoro per pagare i debiti ospedalieri». A chi lo critica perchè a 60 anni appare più vecchio della sua età, invece, risponde: «Ho supervisionato la mensa scolastica per 20 anni. Non si lascia quel lavoro con una testa piena di capelli, fidatevi di me». Per lo stratega democratico Raghu Devaguptapu, ex direttore politico della Democratic Governors Association, Walz «non sarà il soggetto più carismatico del mondo, ma è una mano ferma. È molto premuroso e simpatico. Ha fatto un ottimo lavoro nel costruire un'ampia coalizione di sostegno, e questo è il centro di forza attorno a lui».

Mentre per il politologo Larry Sabato, è vero che «il governatore Josh Shapiro avrebbe potuto portare un guadagno maggiore (19 voti elettorali), ma Walz soddisfa il vecchio requisito per i candidati alla carica di vice presidente: primo, non fare danni».

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