Beppe Grillo: "Una giuria popolare contro le bufale di giornali e tv"

Il leader del Movimento 5 Stelle si scaglia contro i mezzi di informazione tradizionali: "Sono le loro notizie che devono essere controllate"

Beppe Grillo: "Una giuria popolare contro le bufale di giornali e tv"

Beppe Grillo torna a parlare di internet, delle bufale online e dell'esigenza di distinguere il vero dal falso.

In riferimento alle dichiarazioni del presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, che parlando in un'intervista al Financial Times, aveva proposto la creazione di un network di agenzie per rilevare le bufale del web, il leader del Movimento 5 Stelle, dal suo blog, propone l'istituzione, non di un "tribunale governativo", ma di "una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media. Cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo. Così forse abbandoneremo il 77° posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa".

Nell'ambito della discussione sulle bufale online, Beppe Grillo punta il dito sui mezzi di informazione tradizionali: "E alle balle propinate ogni giorno da tv e giornali chi ci pensa? Il quotidiano La Stampa ha diffuso un articolo sulla fantomatica propaganda M5S capitanata da Beatrice Di Maio, notizia ripresa da tutti i giornali e i tg, poi si è scoperto che era tutto falso. La Stampa non ha chiesto neppure scusa e nessuna sanzione è stata applicata nei suoi confronti, nè degli altri giornali e telegiornali che hanno ripreso la bufala senza fare opportune verifiche".

Il fondatore del Movimento attacca anche Il Giornale su la notizia di apertura di questa mattina: "AFFARI A 5 STELLE. Grillo vuole una banca". E commenta: "Una falsità totale che stravolge un fatto vero, ossia che Davide Casaleggio ha accettato di incontrare l'AD di una banca online che ha ricevuto vari premi per l'innovazione tecnologica utilizzando il web per scambiare esperienze e idee sula Rete e sulle sue possibilità, così come incontra decine di aziende innovative. Capite come lavorano i media? I giornali e i tg sono i primi fabbricatori di notizie false nel Paese con lo scopo di far mantenere il potere a chi lo detiene. Sono le loro notizie che devono essere controllate".

La replica di Enrico Mentana

A pochi minuti dalla pubblicazione del post, il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, risponde dal sua pagina Facebook: "In attesa della giuria popolare chiedo

a Grillo di trovarsi intanto un avvocato. Fabbricatori di notizie false è un'offesa non sanabile a tutti i lavoratori del tg che dirigo, e a me che ne ho la responsabilità di legge. Ne risponderà in sede penale e civile".

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