"Un complotto ordito contro di me". Così Paolo Berdini, assessore all'urbanistica del comune di Roma, definisce quanto accaduto in questi giorni in Campidoglio, confermando tuttavia la sua disponibilità a rimanere al suo posto, se gli venisse chiesto.
Dopo l'attacco al sindaco Raggi, ora Berdini scrive una lunga lettera, pubblicata dal Fatto quotidiano, nel giorno in cui a Roma si deciderà se confermare o meno le competenze dell'assessore.
"Un accanimento mediatico senza precedenti - accusa Berdini -. E c'è un perché: la posta in gioco è alta e si chiama stadio di Tor di Valle. Insieme a una complessiva azione di rientro nella legalità che la giunta Raggi, seppure tra incertezze e inadeguatezze, ha portato avanti finora".
Quella che definisce "la più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa" sarebbe la ragione dell'attacco contro di lui. "È evidente - dice ancora - che vogliono farmi fuori.
Il vero punto è la colata di cemento che si vuole imporre a tutti i costi ad una città già martoriata, ridotta a un ammasso di perfierie senza anima e senza quei requisiti di civiltà che dovrebbero contraddistinguere la capitale d'Italia".E il sindaco di Roma ha risposto in tarda mattinata alle parole dell'assessore. "Pensi a lavorare - dice la Raggi -, la pazienza ha un limite".
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