Berdini fa resistenza ma la Raggi non ci sta: "Ho finito la pazienza"

Il sindaco di Roma non trova sostituti e lascia in stand by le dimissioni. Slitta interrogatorio di Marra

Berdini fa resistenza ma la Raggi non ci sta: "Ho finito la pazienza"

Dal limbo in cui è piombato dopo aver sputato veleno su Virginia Raggi, l'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini si riprende la scena raccontando la «sua verità» a il Fatto, che pubblica a tutta pagina una sua lettera in cui parla dell'opportunità che hanno i Cinque Stelle di «far cambiare passo a Roma». Berdini evidentemente non ha alcuna intenzione di mollare e conclude il suo intervento tendendo la mano alla sindaca: «Se vuole fare questa battaglia mi troverà al suo fianco». Ma non è pace fatta tra i due. La prima cittadina non accetta il gesto di distensione. Anzi, replica piccata: «Continuo a leggere interviste e dichiarazioni. Sinceramente non so dove trovi il tempo, perché qui c'è da lavorare tanto. Noi lavoriamo fino a notte fonda. Lui sa bene che ci sono dei dossier da portare avanti e per senso di responsabilità nei confronti di Roma e dei cittadini dovrebbe farlo. Poi la pazienza delle persone ha un limite».

La giunta romana va avanti così, con un'aria da resa dei conti che tarda ad arrivare e un assessorato strategico come quello all'Urbanistica, che deve prendere decisioni importanti sul futuro stadio della Roma, sempre più in bilico. «La Raggi sta facendo le sue valutazioni», dice il deputato M5S Alfonso Bonadefe. Dell'affaire Berdini, che ha definito la sindaca «impreparata», si è parlato ieri a un vertice di maggioranza in Campidoglio, ma l'ultima parola sul destino dell'urbanista non è stata ancora scritta.

Il verdetto è ancora appeso, trapela dal Campidoglio, a una specie di revisione di tutti gli atti firmati da Berdini fin qui, una sorta di «due diligence», dietro la quale ci sarebbe soprattutto la volontà di prendere tempo e permettere ai vertici del Movimento di trovare un sostituto. Negli ultimi giorni sono circolati diversi nomi, ma niente. Non è facile individuare qualcuno disposto a gestire la delicata pratica dello stadio e delle controverse operazioni immobiliari che il progetto porta con sé. E allora si naviga a vista, con Berdini «commissariato», finché non ci sarà un nome sicuro su cui puntare. Sembra impossibile ormai ricostruire la fiducia tra Berdini e la Raggi. L'assessore due volte sbugiardato dai file audio pubblicati da La Stampa, ancora ieri si diceva «vittima di un accanimento mediatico» e continuava a sostenere, negando l'evidenza della registrazione, di ignorare che il ragazzo con cui si era lasciato andare fosse un giornalista («mi era stato presentato come un militante Cinque Stelle»).

Bisognerà aspettare ancora anche per l'atteso interrogatorio dell'ex capo del personale, Raffale Marra, sulla nomina di suo fratello Renato. Un atto determinante per il destino della Raggi, indagata per questa vicenda. Dal carcere, dove è detenuto per un'altra storia di corruzione, Marra ha fatto sapere che non parlerà finché l'inchiesta non sarà conclusa. Vuole giocarsela a carte scoperte.

Intanto è saltata fuori una foto che scatena ulteriori speculazioni sul «cerchio magico» di Virginia, pubblicata dal sito Fanpage, che ritrae i fedelissimi Marra e Romeo, nell'ottobre 2016, al compleanno dell'avvocato Sammarco, il legale presso il quale lavorava la Raggi, considerato tra i presunti influencer della sindaca.

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