Berlusconi contro i giallorossi: "Governo debole davanti a scenari da noi previsti"

Il leader di FI attacca la politica estera giallorossa: "I gravi sviluppi nel Mediterraneo, in Libia e nel Medio Oriente rendono evidente la debolezza del governo"

Berlusconi contro i giallorossi: "Governo debole davanti a scenari da noi previsti"

Un incontro ad Arcore con i vertici di Forza Italia per fare il punto sulla situazione politica. Ma con i suoi, Silvio Berlusconi non ha parlato solo di come "rilanciare e rendere più incisiva l'azione di Forza Italia". Ampio spazio è stato infatti dedicato "ai temi della politica internazionale, alla luce soprattutto dei preoccupanti scenari internazionali che coinvolgono direttamente l'Italia".

La tensioni tra Stati Uniti e Iran e il caso libico stanno creando fratture e spostando gli equilibri mondiali. E affrontando questi temi, il leader di Forza Italia non ha risparmiato alcune frecciatine al governo giallorosso. "I gravi sviluppi nel Mediterraneo, in Libia e nel Medio Oriente - ha dichiarato Berlusconi al termine del vertice - rendono evidente da un lato la debolezza del governo italiano di fronte a scenari di crisi da noi ampiamente previsti e sui quali da anni tentiamo di mettere in guardia l'Italia e l'Europa, dall'altro la necessità che l'Europa diventi un soggetto politico capace di svolgere davvero un ruolo a tutela della sicurezza complessiva e dei singoli paesi, soprattutto quelli più esposti come il nostro".

Ed è così che si è tornato a parlare di un esercito europeo. "L'Europa deve da un lato completare l'integrazione economica, dall'altro darsi una politica estera e di difesa comune, mediante la costruzione di un esercito europeo, integrato e non alternativo all'Alleanza Atlantica. L'Europa così potrebbe davvero diventare un soggetto politico dotato di capacità militare autonoma in grado di esercitare un ruolo nelle grandi sfide del 21° secolo, a cominciare dal terrorismo, dall'integralismo islamico, dall'instabilità del Medio Oriente che rischia di coinvolgere le due sponde del Mediterraneo e l'intera Africa. Un continente che del resto è esposto alla massiccia penetrazione economica cinese favorita dall'assenza dell'Europa dagli scenari africani".

Una Europa unita a difesa dell'Europa stessa quindi visto che "è l'unico soggetto con la forza contrattuale necessaria nel confronto con i nostri amici e alleati americani. Per esempio la politica selettiva dei dazi adottata dall'amministrazione Usa, che verrà formalizzata fra pochi giorni, il 13 gennaio, con la lista dei prodotti colpiti, va superata nel quadro di un accordo complessivo con l'Unione Europea".

Dazi che andranno a penalizzare la produzione italiana: "Come tutte le guerre commerciali - ha concluso il Cav - anche questa fa male a tutti ma penalizza in particolare le nostre produzioni agroalimentari di pregio e potrebbe estendersi al resto del Made in Italy".

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