Berlusconi ora applaude. "Draghi segue la strada indicata da Forza Italia"

Il Cavaliere promuove il governo su vaccini, ristori, codici Ateco: "Ma la lotta sarà lunga"

Berlusconi ora applaude. "Draghi segue la strada indicata da Forza Italia"

«Lealtà, convinzione, spirito costruttivo». Nella visione di Silvio Berlusconi è questo lo spirito con cui Forza Italia partecipa all'esecutivo Draghi, senza cancellare le differenze che la dividono dagli «alleati».

«In una situazione di emergenza, le forze politiche responsabili hanno dato vita all'unico governo possibile, questo governo di solidarietà nazionale. La strada imboccata è quella giusta», dice il presidente di Forza Italia in un videomessaggio postato in occasione del varo del Dl Sostegni, primo atto politico di un governo a cui gli azzurri contribuiscono da attore protagonista. Questo governo è «la soluzione che noi avevamo chiesto per primi, l'unica che può dar vita a una collaborazione tra forze politiche avversarie, per vincere la lunga e difficile lotta contro la pandemia e le sue gravissime conseguenze. Non è il momento per pensare all'interesse di parte. Questo non cancella però le profonde differenze che ci distinguono dai nostri avversari della sinistra ma anche dai nostri alleati del centrodestra».

Il Dl Sostegni percorre «la strada giusta. L'accelerazione sui vaccini, i ristori immediati per chi è in difficoltà, i risarcimenti per le aziende che sono in perdita, l'abolizione dei codici Ateco per i risarcimenti, i congedi parentali immediati e il contributo per le baby sitter quando le scuole chiudono sono passi concreti». Il Cavaliere si concede poi una riflessione e un plauso per la storia del partito da lui creato. «Forza Italia è qualcosa di unico, mai esistito prima nella storia italiana. Chi altro in Italia può dirsi davvero liberale, cristiano, garantista, europeista? Chi altro ha professato queste idee per 27 anni senza mai doverle mettere in discussione, senza mai contraddirsi?». Infine Berlusconi, così come Antonio Tajani, manifesta la sua solidarietà a Licia Ronzulli per le minacce ricevute per aver proposto l'obbligatorietà del vaccino per il personale medico.

A mente fredda un commento al dl Sostegni arriva anche da Matteo Salvini. «È il primo mattoncino ma occorrerà fare molto di più. Per lo scostamento di bilancio noi chiederemo al governo Draghi coraggio, visione, di mettere tutto quello che serve. Nel prossimo decreto ad aprile ci sarà bisogno di mettere non qualcosina, ma una montagna. È la benzina da rimettere nel motore. Con 20 miliardi non vai da nessuna parte, se servono anche 100 miliardi».

Su un registro diverso Giorgia Meloni, presidente dell'unico partito all'opposizione. «Draghi è una persona di fama mondiale, ma il suo governo è ostaggio dei partiti dell'ex maggioranza che lo costringono a muoversi in continuità con Conte. Faccio un esempio: con l'abolizione del cashback avremmo potuto mettere altri 5 miliardi a disposizione delle imprese massacrate dalle restrizioni pandemiche. In più di una occasione l'ho fatto presente al premier, aggiungendo che l'assurda lotta al contante da parte da parte delle sinistre è un riflesso ideologico che incoraggia la concorrenza sleale di stati confinanti come l'Austria.

Draghi mi sembrava d'accordo, ma non ci ha ascoltato».

Il senatore Antonio De Poli per l'Udc chiede infine «un decreto Sostegni bis, più risorse per le imprese, meno vincoli e un'iniezione di liquidità per far ripartire l'Italia che produce e lavora».

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