A Roma siamo nel vivo della competizione elettorale. Nonostante manchi poco meno di una settimana al voto, stando ai sondaggi, non c'è ancora nessun aspirante sindaco sicuro di vincere. Enrico Michetti, candidato per la coalizione di centrodestra, è il favorito al primo turno ma al ballottaggio è tutta un'altra partita. Proprio per questo motivo ha deciso di scendere in campo pubblicamente anche il Cavaliere Silvio Berlusconi.
"Gentili elettrici, cari elettori di Roma" - inizia la lettera pubblicata su Il Messaggero - il prossimo 3 e 4 ottobre siete chiamati a scegliere il futuro della vostra meravigliosa città". Rimarcando il fatto che Roma non è semplicemente la Capitale d'Italia ma il simbolo della nostra civiltà "cristiana, europea e occidentale", Berlusconi chiama al voto chiunque abbia a cuore un destino migliore non solo per la città ma per tutta la Nazione. "Dal vostro voto dipende oggi il vostro futuro, quello delle vostre famiglie e dei vostri figli. Dipende anche l'immagine e il prestigio dell'intera nazione nel mondo, perché Roma - continua il leader di Forza Italia - ha una vocazione speciale, in quanto nostra capitale, che comporta oneri e responsabilità importanti".
Ed è proprio per questo motivo che "i romani meritano un destino e un futuro diversi da quelli cui sono stati condannati da tanti anni". Amministrazioni sbagliate e inefficienti hanno costretto la città ad un crescente degrado, ultima tra le emergenze quella dei cinghiali. Ricordate la famosa frase dell'attuale sindaca 5 Stelle, Virginia Raggi, "Signori, il vento sta cambiando"?
Per Berlusconi non è stato così, al contrario, dal suo punto di vista sembra proprio che non sia cambiato nulla: "L’amministrazione Raggi ha tradito le speranze di cambiamento di chi l'ha votata - spiega il Cavaliere - e ha accentuato, invece di arrestarlo, il degrado ereditato da vent'anni di giunte di sinistra”.
Inoltre, ha voluto sottolineare quanto sia necessaria una riforma costituzionale "in grado di definire lo status di Roma, garantendo alla città mezzi finanziari e prerogative in linea con le grandi capitali dell'Occidente". Progetti ambiziosi che però difficilmente vedranno luce se non si coniugheranno con "un'amministrazione all'insegna della competenza, della concretezza e dell'operosità". Proprio per questo motivo, spiega Berlusconi, il suo partito ha sostenuto con forza la candidatura di Enrico Michetti, un uomo proveniente dalla società civile con "notevole esperienza amministrativa".
Lo definisce "il voto necessario per vincere, per cambiare la storia della nostra Capitale". Un voto necessario ancor di più oggi, secondo il leader di Forza Italia, dal momento che si prospetta "una sfida elettorale difficile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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