Ormai è provato che gli Stati Uniti, tramite l'agenzia Nsa, nel 2011 avevano spiato Silvio Berlusconi quando questi era presidente del Consiglio. In un’audizione al Copasir il sottosegretario con delega all’Intelligence, Marco Minniti, l'avrebbe definito un fatto "molto grave", un comportamento di cui il governo italiano è intenzionato a chiedere con determinazione i motivi agli Stati Uniti.
Minniti avrebbe parlato in questi termini dello spionaggio a danno dell'ex premier e di alcuni suoi collaboratori. "L’obiettivo - ha spiegato ai cronisti il presidente del Comitato, Giacomo Stucchi - è quello di capire il contesto più generale in cui si è svolta l’intera operazione. Con Minniti abbiamo condiviso la considerazione che l’Italia non può essere un Paese a sovranità limitata e che tra Paesi alleati non possono comunque esserci attività di questo tipo".
Intanto sulla relazione di Minniti al Copasir bisogna registrare la protesta di Forza Italia. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, si sfoga su Twitter: "#Wikileaks. Assurda esclusione di Forza Italia da Copasir, che oggi ascolta Minniti su intercettazioni Berlusconi. Grave comportamento Renzi-Boldrini-Grasso". Parlando con i giornalisti nella sala stampa di Montecitorio Brunetta ha ghiarito la linea del suo partito: "Oggi Forza Italia ha protestato in Aula contro l’esclusione del nostro partito dalla riunione del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che audiva il sottosegretario Minniti sui fatti rivelati da Repubblica, vale a dire sulle intercettazioni del presidente Berlusconi e del suo governo. Sembra paradossale, inaccettabile che il partito che esprimeva quel governo sia escluso, per una serie di ragioni mai risolte, dal Comitato preposto alla sicurezza, ai servizi segreti. I presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso, non hanno fatto nulla, il presidente della Commissione Stucchi non ha fatto nulla, i gruppi parlamentari fanno finta di non vedere, e noi siamo esclusi. Abbiamo protestato, continueremo a protestare. E a questo punto ci rivolgeremo anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella".
Sulla stessa lunghezza d'onda Maria Stella Gelmini, vice capogruppo di Forza Italia a Montecitorio: La vicenda delle intercettazioni fraudolente contro Berlusconi al governo italiano evidentemente non ha insegnato nulla - afferma -. E sulla rappresentanza nel Copasir siamo punto e da capo.
Oggi siamo al paradosso che, di fronte a Minniti che spiega al Copasir cosa è accaduto e cosa intende fare il governo in carica, è mancata la parte lesa: Forza Italia. A questo punto, pur rispettando le parole e l’impegno del sottosegretario Minniti, il sospetto che questo esecutivo si prepari a iniziative di facciata, è forte".
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