"Non mi piacciono le ricostruzioni interessate e autoassolutorie". Silvio Berlusconi replica così a Giorgio Napolitano che in un'intervista a Repubblica ha sostenuto che l'intervento in Libia che portò alla morte di Gheddafi nel 2011.
"Ero contrario", ha detto fermo il Cavaliere a La Stampa, secondo un'anticipazione dell'intervista riportata dal Tg2, "Per fortuna il tempo è galantuomo. L’importante è che Napolitano abbia riconosciuto che ero contrario all’intervento militare in Libia”.
Nell'intervista a Repubblica, in effetti l'ex Capo dello Stato ammette che l'allora premier Berlusconi si era mostrato "riluttante" a una guerra in Libia. Ma poi ha puntato il dito verso il governo, accusando di aver preso la decisione finale.
Insieme al Parlamento: "Che abbia evitato quel gesto per non innescare una crisi istituzionale al vertice del nostro Paese, fu certamente un atto di responsabilità da riconoscergli ancora oggi", ha detto, "Però, non poteva che decidere il governo in armonia con il Parlamento, che approvò con schiacciante maggioranza due risoluzioni gemelle alla Camera e al Senato, con l'adesione anche dell'allora opposizione di centrosinistra. La legittimazione di quella scelta da parte italiana fu dunque massima al livello internazionale e nazionale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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