Bersani col cancellino, la farsa di Conte e l'odiatore Toscani: il podio dei peggiori

Gli italiani non hanno i soldi per le bollette e Bersani pensa alla foto del Duce. Conte fa la predica a Forza Italia ma le bugie hanno le gambe corte. E poi Toscani con la sua colata d'odio settimanale. Ecco i peggiori

Bersani col cancellino, la farsa di Conte e l'odiatore Toscani: il podio dei peggiori
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Una settimana di nervi tesi. Certa stampa non riesce proprio a digerire che il prossimo governo sarà di centrodestra. Chissà quanto ci vorrà perché riescano a farsene una ragione. C'è da dire che anche all'estero non stanno certo messi meglio. Se facessimo il podio dell'articolo peggiore questa settimana dovremmo premiare l'Economist che nei giorni scorsi ha mandato in stampa una copertina delle sue. Il solito cliché: pregiudizio italiano a go go. Così, tanto per gettare benzina sul fuoco in un momento, tra l'altro, in cui tutti dovrebbero contribuire ad abbassare i toni e a marciare compatti. Ma cos'altro potremmo mai aspettarci dall'Economist visto anche l'editore che si ritrova: lo stesso della Repubblica e della Stampa.

Ma veniamo alla nostra classifica. Settimana decisamente politica, con tanto di consultazione, incarico e nuovo governo. E chi sono i peggiori di questa settimana? C'è di sicuro Pier Luigi Bersani che con la sua surreale crociata contro il ministero dello Sviluppo economico si aggiudica a pieno titolo il terzo posto. Nei giorni più cruciali per la formazione dell'esecutivo a guida Meloni, l'ex segretario piddì ha trascinato i social e l'opinione pubblica in una polemica a dir poco inutile. Colpa del ritratto di Mussolini esposto a Palazzo Piacentini, sede del Mise dal 1932, accanto alle fotografie di tutti i ministri che lo hanno succeduto. "O io o il Duce", ha detto Bersani brandendo in mano il cancellino. Peccato che la stessa immagine campeggi a Palazzo Chigi. Ma poi, che senso ha? La storia è andata così. Mica si può cancellare.

Al secondo posto ecco spuntare Giuseppe Conte. Giovedì scorso, durante le consultazioni al Quirinale, ha messo il veto su Forza Italia. "Non può avere il ministero degli Esteri", ha sentenziato. Proprio lui che coi suoi distinguo sulla Russia ha portato i Cinque Stelle a esprimersi contro l'invio delle armi all'Ucraina. Può andare in giro a rinfacciare tutto quello che vuole, ma alla fine contano i fatti e non le parole. Ed è un fatto che fu lui ad aprire le porte dell'Italia ai militari russi all'inizio dell'emergenza Covid.

In prima posizione troviamo una nostra vecchia conoscenza: Oliviero Toscani. Si è messo a straparlare sulla Stampa. A Berlusconi ha dato del "mostro".

Della Meloni, invece, ha detto che non la sopporta "neanche esteticamente". Davvero un giornalismo di altissimo livello. Ma non dargli più spazio sui giornali non sarebbe forse la soluzione migliore per evitare certe scempiaggini e soprattutto tanto odio?

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