«Ho cercato di proteggere il mio Michele in tutti i modi. L'ho stretto a me, per fargli da scudo con il mio corpo, e poi ho urlato ripetutamente con tutto il fiato che avevo in gola: Salvate il bambino, vi prego salvate Michele. Ma è stato tutto inutile: quel cane era inferocito e nulla ho potuto contro la sua forza devastante». È ancora sconvolta Brigida, la nonna di Michele, il neonato di cinque mesi che è stato azzannato da Nerone, il pitbull di famiglia, di quasi 8 anni, mentre era in braccio alla donna. La tragedia si è consumata in una manciata di minuti a Palazzolo Vercellese, in provincia di Vercelli. Come ha ricostruito lei stessa ai carabinieri che indagano sull'accaduto, la nonna ha portato il nipotino nel cortile della grande cascina a pochi passi dal centro cittadino, per una passeggiata sul finire del giorno, in attesa del rientro dei genitori usciti per fare la spesa. Michele dopo aver fatto la pappa, si era addormentato tra le braccia di nonna, all'improvviso si è svegliato e ha iniziato a piangere. Pochi attimi e si è scatenato l'inferno: forse infastidito da quei vagiti, Nerone, prende la rincorsa e si scaraventa sulla donna che cade a terra, tenendo sempre stretto a sé il piccolo. Il pitbull però non si ferma e prosegue la sua aggressione morsicando il neonato alla gola e alla testa. Le grida del piccolo e della donna, attirano l'attenzione di un vicino che interviene per strappare il neonato dalle grinfie del cane. Aiuta la nonna a proteggere quel fagottino indifeso e per allontanarlo gli getta addosso mattoni, pietre e bastoni raccattati in cortile. Un altro vicino esce di casa brandendo una scopa contro Nerone.
Ma quando la furia del pitbull finisce e il cane si allontana, le ferite sul corpo di Michele sono molteplici e profonde. Al culmine di questa drammatica scena, arrivano anche i genitori del piccolo, Barbara Saporito e Dennis Cassinelli. Sono stati loro i primi ad aiutare il proprio bambino, avvertendo i soccorsi e portando il piccolo, nel vicino campo sportivo dove è atterrato l'elisoccorso. Un ultimo tragico abbraccio di mamma e papà al loro bambino, che morirà pochi istanti dopo per le profonde ferite. Anche la nonna, sotto choc, è stata portata in ospedale. I genitori Barbara, originaria di Palermo e Dennis si erano trasferiti a Palazzolo da pochi anni e in paese - poco più di mille anime - li vedevano spesso passeggiare con Nerone, sempre al guinzaglio. Mai aveva mostrato atteggiamenti violenti, né lui, né gli altri due cani di casa, della stessa razza.
Qualcuno però racconta che alcuni giorni fa, il cane aveva già mostrato un atteggiamento aggressivo nei confronti del gatto di casa che avrebbe ucciso dopo una lite furiosa. La procura di Vercelli ha aperto un fascicolo per appurare eventuali responsabilità sulla morte del piccolo Michele. Gli inquirenti hanno disposto il sequestro del cane per motivi di sicurezza e per verificare un'eventuale indole pericolosa. Ora si trova in un canile della zona.
Da accertare anche eventuali negligenze da parte dei proprietari del cane, genitori del piccolo Michele. Quello di Vercelli è solo l'ultima delle aggressioni causate da un pitbull. Il più grave è accaduto un mese fa a Eboli (Salerno), dove un bimbo di 13 mesi è stato ucciso da un pitbull mentre passeggiava con la mamma.
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