Il blitz dei giudici di Milano: convalidata una adozione gay

Bimba adottata in Spagna da coppia lesbica. La Corte di Appello a Milano dà il via libera alla trascrizione

Il blitz dei giudici di Milano: convalidata una adozione gay

Un nuovo blitz dei magistrati. Un'entrata a gamba tesa su un tema tanto delicato quali le adozioni gay proprio mentre il parlamento si prepara a discutere il ddl Cirinnà. La Corte d’Appello di Milano ha dichiarato l’efficacia in Italia del provvedimento con cui una donna ha adottato in Spagna la figlia della sua compagna (le due si sono sposate e poi hanno divorziato nel Paese iberico), nata con fecondazione eterologa. Ordinando la trascrizione dell'atto i guidici danno un assist senza precedenti alle associazioni omosessuali che festeggiamo il "pieno riconoscimento" alle coppie omosessuali. "I bambini non si discriminano:riconosciamo legami solidi ad ogni figlio o figlia, anche a quelli con due papà o due mamme", ha dichiarato dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale dell'Arcigay, invitando il parlamento a premere l'acceleratore sulla stepchild adoption.

Con una storica decisione, resa nota oggi dal portale di studi giuridici sull'omosessualità Articolo29, la Corte d’Appello di Milano ha ordinato la trascrizione dell'adozione "piena e legittimante" di una ragazzina di dodici anni nata da due donne in Spagna. La Corte ha sancito che la minore è figlia di due madri anche per la legge italiana. Le due donne si erano sposate in Spagna ed avevano generato insieme la piccola. Essendosi quindi divorziate, avevano raggiunto un accordo sulle condizioni di collocazione abitativa e di mantenimento. La Corte milanese dà atto che la minore "è stata adeguatamente amata, curata, mantenuta, educata ed istruita da entrambe le donne che hanno realizzato l’originario progetto di genitorialità condivisa, nell’ambito di una famiglia fondata sulla comunione materiale e spirituale di due persone di sesso femminile" e che la "adozione piena" corrisponde al suo interesse.

La decisione dei giudici milanesi ha aperto di nuovo il dibattito politico. Con Forza Italia che ha subito alzato le barricate contro i magistrati milanesi. "È inutile che in Parlamento si discuta diunioni civili e stepchild adoption se i giudici scavalcano e si sostituisconoal legislatore - tuona il deputato azzurro Luca Squeri - si tratta di un intervento a gambatesa quantomeno improprio e intempestivo, destinato ad alterare il dibattitosu un tema delicato che investe i pilastri della nostra società, ossia la famiglia e la genitorialità". Festeggiano, invece, le associazioni omosessuali.

"A chi ancora tentenna sull’istituto della stepchild adoption - commenta l'Arcigay - chiediamo di mettersi una mano sulla coscienza e chiedersi piuttosto quanto quella legge sia ancora distante dalla piena uguaglianza e dal diritto superiore dei bambini di vedersi riconosciuti a pieno i propri affetti".

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