Sorpresa: a più di trent'anni da Tangentopoli, il noto teorema secondo cui buttarsi a sinistra aiuta a rifarsi una verginità giudiziaria ancora funziona.
É di ieri la notizia che ha scosso il mondo politico ligure, a poche settimane dal voto: il gruppo Spinelli, azienda leader della logistica portuale finita nell'occhio del ciclone dell'inchiesta sul cosiddetto «sistema Toti», ha scelto il suo nuovo presidente. E lo ha scelto a sinistra: Mario Sommariva, già dirigente della Cgil, poi presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure orientale (La Spezia e Massa Carrara), incarico da cui si era dimesso a sorpresa appena una settimana fa, e da sempre ritenuto molto vicino alla sinistra Pd, da Massimo D'Alema a Andrea Orlando (nella foto). Tanto che la sua nomina al vertice di Spezia, ai tempi del governo Conte 2, fu frutto di un accordo tra la regione governata da Toti (che ottenne la nomina di Paolo Emilio Signorini a Genova) e il Pd, con lo spezzino Orlando indicato come sponsor di Sommariva. Accordo firmato dalla allora ministra dei Trasporti del Pd Paola De Micheli.
Sommariva certamente è, per riconoscimento trasversale, un tecnico di indiscusse capacità nel settore portuale. Quando il 16 settembre ha annunciato le proprie dimissioni dal porto di Spezia era arrivato a sorpresa il 16 settembre, erano state molte le reazioni di rammarico. A cominciare da quelle del sindaco della città, Pierluigi Peracchini, di centrodestra: «Un fulmine a ciel sereno». Per Orlando «le dimissioni di Sommariva dimostrano che il sistema portuale ligure sta andando in pezzi. Sono stati blanditi gli incapaci e sono state osteggiate le persone competenti». Sommariva spiegava le dimissioni confermando di temere per la propria riconferma: «Ho solo fatto alcune considerazioni personali legate alle mie prospettive future».
Prospettive che ieri si sono concretizzate con il salto nel privato, alla guida del gruppo Spinelli. Lo stesso che, nel luglio scorso, aveva scelto l'esponente Pd, nonchè ex vice presidente del Csm, David Ermini per guidare la holding Spininvest. All'epoca Orlando criticò la scelta, chiedendogli «un passo indietro». Ermini si dimise dalla Direzione Pd e il caso fu chiuso. Ora su Sommariva la destra accusa: «La sua fretta di abbandonare il nostro porto appare ora come l'ennesima mossa della sinistra per piazzare i propri uomini ai vertici delle società del gruppo Spinelli», dice il sindaco Peracchini. La senatrice leghista ligure Stefania Pucciarelli è ancora più diretta: «Sommariva, voluto dal Pd, abbandona il porto di La Spezia sbandierando motivi personali. É questo il modo in cui il suo mentore Orlando intende la gestione pubblica dei porti? Prima Ermini, oggi Sommariva alla corte di Spinelli, che il Pd accusa di essere il 'corruttore': la solita doppia morale della sinistra».
E Orlando? Con i suoi definisce «inopportuno» il comportamento di Sommariva: «Sul caso Ermini sono intervenuto perchè
lo sapevo ed era iscritto al partito. Sommariva è un tecnico non iscritto e ho appreso solo oggi le sue decisioni». E rimpalla le accuse alla Lega: «Per ragioni lottizzatorie si sono fatti scappare un manager apprezzato».
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