Bologna adesso finanzia l'azienda della Sardina

L'associazione di Santori incassa 7.500 euro dal Comune per un evento sociale in periferia

Bologna adesso finanzia l'azienda della Sardina
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Bologna la grassa, lancia la ricetta dell'estate che prevede ricotta e... sardine. Un'idea pure lodevole perché punta all'inclusione sociale, attraverso tornei sportivi anche dedicati ai disabili e al recupero di spazi degradati nella prima cintura bolognese.

Guardando più a fondo dell'accordo, il clou della proposta si sintetizza, in una perfetta colatura all'emiliana, in una tre giorni una tantum di musica e sport. In più la proposta, presentata al Comune negli scorsi mesi ed approvata in questi giorni con un finanziamento di 7.500 euro, reca in calce la firma dell'associazione La Ricotta, riconducibile a Mattia Santori, leader del movimento delle Sardine, che da quella notte in piazza Maggiore nel 2019, non è più stato così «stretto stretto», come l'emblema di quel pesce azzurro scelto come bandiera, a combattere la vecchia politica.

Una laurea in Economia e Diritto, coscienza ambientalista, impegno nel sociale e nello sport, lui ha semmai allargato le sue prospettive, approdando sui media e sui talk show nazionali, facendo ribollire le coscienze di rinnovato spirito green. In molti si chiedono se l'impegno delle sardine si strutturerà sempre più verso un partito o un endorsement alle prossime elezioni nei confronti di Matteo Lepore, attuale assessore alla Cultura e candidato per il Partito democratico. Soprattutto ora che il Comune ha scelto questo progetto proprio a firma di Santori.

Lui, per ora si tiene fuori dall'ufficialità dell'agone, sia locale sia nazionale, ma un pensierino ci sta tutto, come ha da poco ripetuto, dopo essere sceso in piazza anche per la legalizzazione della cannabis, sulle reti nazionali: «Io in politica? Serve un campo largo». Magari come quello che la associazione La Ricotta, su sua specifica proposta, riuscirà finalmente a regalare ai giardini del quartiere Saragozza.

Sotto san Luca, non lontano dallo stadio Dall'Ara, l'attenzione del sodalizio rappresentata da Santori si è concentrata sui giardini Emanuele Petri di via Battaglia, conquistando con il suo progetto, un piccolo gruzzolo che il Comune, nella persona del direttore di Quartiere, sta per stanziare. Obiettivo? Portare avanti alcuni progetti a favore delle periferie e della socialità «prima che scada», come recita il claim dell'associazione. Nel dettaglio, però, il progetto «SuPer Ravone» è un patto di «collaborazione lampo», per riqualificare l'area dedicata al calcio e al basket, rendendola fruibile anche per il frisbee e la ginnastica. Due discipline molto care a Sartori che dal 2010 è istruttore e impegnato nella salvaguardia dei play ground (i campi di gioco) di periferia. Ad aiutare Santori saranno, come recita la convenzione, forze civiche e verranno lanciate raccolte fondi per il futuro mantenimento dell'area. La zona, non lontana dalle scuole Carracci che attendono a loro volta un pieno restyling, è uno spazio verde vandalizzato più volte, anche lo sorso aprile, quando furono rubate le porte del calcetto.

In realtà, questo accordo è valido fino a fine giugno o, in caso la pandemia faccia slittare tutto, fino a settembre. Difficile pensare ad un intervento strutturale, quanto semmai alla sponsorship per la tre giorni di musica e sport, in calendario dal 25 giugno.

Così, si legge nella convenzione, oltre a micropulizia, interventi igienici e gestione quotidiana degli spazi, del progetto fa parte la 72 ore Super Ravone Fest, già organizzato in passato e per il quale La Ricotta potrà avvalersi anche degli organi di informazione del Comune.

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