Bologna, il sindaco Pd vieta la croce al cimitero

Insorge il centrodestra: "Da quando la croce è un'offesa per le altre religioni?"

Una delle croci divelte al cimitero cattolico
Una delle croci divelte al cimitero cattolico

Polemica a Casalecchio di Reno, città di 36.000 abitanti alle porte di Bologna, dopo la decisione del consiglio comunale di non collocare una croce per indicare il nuovo ingresso del cimitero cittadino. "Fa rabbia e tristezza la decisione del sindaco di Casalecchio", esponente democratico, "di vietare la croce all'ingresso del cimitero - attacca in una nota, Fabrizio Nofori portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-An -: da quando la croce è un'offesa per le altre religioni?".

Ad ogni modo, prosegue l'esponente del partito di centrodestra "si sa, per il

Pd che copre le statue dei musei capitolini, senza che fosse nemmeno richiesto, per non offendere il presidente iraniano Rohani, non ci si può aspettare altro se non la svendita delle nostre più profonde radici culturali".

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