Tra un colloquio e un vertice, il conflitto non si ferma. La Russia continua con la sua strategia: cercare di avanzare sul campo e colpire le città ucraine con bombe e missili. Quattro ordigni sono stati lanciati su Kharkiv, una delle quali ha colpito un grattacielo residenziale uccidendo due persone e ferendone altre tre. È invece di almeno 21 feriti il bilancio dei feriti in altre parti della città nel mirino degli aerei russi. Colpiti i locali di un'azienda nella zona industriale e anche numerosi edifici civili. Nel Kherson invece una persona è morta e altre cinque, tutti civili, sono rimaste ferite in un attacco su Antonivka. Le forze russe hanno attaccato la notte scorsa anche Odessa, con due missili balistici Iskander-M e 19 droni kamikaze senza causare vittime.
Intanto le truppe di Mosca continuano ad avanzare nella regione di Donetsk. Il ministero della difesa ha annunciato che i militari hanno preso il controllo di due località, Zorianoe Pervoe e Zolotaya Niva mentre sarebbero entrate anche nella città di Toretsk, dove proseguono pesanti combattimenti. Il vice ministro degli Esteri di Mosca Alexander Grushko, ha lanciato l'ennesima minaccia all'Occidente.
«Permettere a Kiev di lanciare missili a lungo raggio in profondità sul territorio russo cambierebbe la natura del conflitto», ha detto, aggiungendo che «la posizione della Russia su questo argomento è stata ampiamente delineata dal presidente russo Vladimir Putin» che, evidentemente, vuole mantenere l'esclusiva sugli attacchi senza che nessuno interferisca con i suoi piani.Nel Kursk, parzialmente occupato dalle forze di Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che l'esercito ucraino sta mantenendo una pressione costante sulle truppe di Mosca nella regione.
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