"Sì, chi sta dentro casa, sente dei rumori e qualcuno che si muove dentro casa non può fare indagini, può difendersi. Nell'incertezza si può difendere. Quello che dico è che chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze". Così la senatrice Giulia Bongiorno, ministra per la Pubblica Amministrazione, ad Agorà Rai 3, ha risposto alla domanda se sia giusto sparare contro chi sta entrando dentro una casa.
Il dibattito sulla legittima difesa tiene ancora banco. Nei giorni scorso l'Anm ha criticato duramente le modifiche alle norme sulla legittima difesa paventando che "si rischia una giustizia fai da te" e di "legittimare condotte illecite tra le più gravi fino ad arrivare all'omicidio, e nessuno sarà più garantito". A denunciarlo, in audizione davanti alla commissione Giustizia del Senato, è stato il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, che ha ribadito le perplessità dell'Anm sulle varie proposte di riforma.
"Non credo sia un allarme infondato o una valutazione fuori luogo. la semplice lettura di queste norme ci dice questo, secondo le norme la reazione può averla non solo il padrone di casa o chi legittimamente detiene quell'abitazione ma anche un vicino di casa, un passante che vede un soggetto che sta per arrampicarsi su un balcone ed è legittimato a sparargli e potrà invocare la legittima difesa. Quella persona potrebbe non essere un ladro, ma si legittima l'omicidio anche in quel caso.
Se quella persona è il figlio del proprietario che ha dimenticato le chiavi e sta salendo a casa dal balcone le conseguenze sono le medesime". Il presidente dell'Anm invita a prevedere una "valutazione concreta caso per caso da parte di pm e giudici" e evitare "automatismi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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