Il reddito di cittadinanza rischia di diventare un caso europeo. Nicolas Schmit, commissario Ue per l'Occupazione e per i diritti sociali, si è schierato in favore della misura assistenzialista: «La domanda è: per rimpiazzarlo con cosa?», ha premesso rispondendo ad una domanda rivoltagli in conferenza stampa a Bruxelles. «Sarebbe a dire per rimpiazzarlo con niente? - ha aggiunto, soffermandosi sui futuri scenari italiani -. Vorrebbe dire lasciare tutti coloro che non hanno accesso al momento al mercato del lavoro in una situazione di povertà e privazione assoluta. Se pensiamo che queste persone si precipitino subito dopo a lavorare, credo che non funzioni così», ha chiosato l'esponente socialdemocratico che in Europa fa parte dello stesso gruppo parlamentare del Pd. Parole che sono state subito accolte con favore dai grillini: «La Commissione europea sostiene il reddito di cittadinanza a tal punto che lo raccomanda a tutti gli Stati membri. Sulla base dei criteri individuati e presentati, il reddito di cittadinanza andrebbe potenziato e ottimizzato in alcune sue parti, ma non certo abolito come propone Fratelli d'Italia», ha tuonato a stretto giro Tiziana Beghin, capo delegazione grillina a Strasburgo e Bruxelles. In Ue o in Italia, la posizione pentastellata è identica: il reddito di cittadinanza, per i contiani, è un monolite immodificabile.
Nel Belpaese però prosegue il dibattito sullo strumento voluto dal M5S. Lo stesso che l'anno scorso è costato circa 9 miliardi di euro. E che è comunque soggetto a truffe, come i numeri relativi ai cosiddetti «furbetti del reddito» (288 milioni truffati tra il gennaio del 2021 e il maggio del 2022, stando ai numeri della Guardia di Finanza) dimostrano.
Il dibattito sta imperando anche sui social, dove Luigi Marattin, esponente del Terzo Polo, ha condiviso un grafico del Sole24Ore in grado di rappresentare la quasi perfetta sovrapposizione tra la percentuale di voti fatta registrare dai grillini e il numero di persone che, Regione per Regione, percepiscono il reddito di cittadinanza. Poi la considerazione: «Ci sono (almeno) due modi per aiutare il Sud - ha twittato l'esponente d'Italia viva appena rieletto alla Camera dei deputati - : quello del Pd-M5S è il sussidio generalizzato, quello nostro è portare lavoro, crescita, sviluppo con riforme strutturali e cambio di classe dirigente. Il primo ha vinto nelle urne, ma è presuntuoso pensare sia l'unico possibile».
Un caso che tiene banco è quello di Scampia, dove le statistiche relative ai risultati della formazione politica guidata dall'ex premier giallorosso e gialloverde Giuseppe Conte hanno alimentato più di qualche ragionamento.
Nel quartiere di Napoli, dove il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 64% dei consensi, i disoccupati sono il 65%. Il M5s è il primo partito in Campania, che è la Regione italiana maggiormente interessata dall'erogazione del reddito di cittadinanza.
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