"Imbarazza e umilia l'Italia", "è diversamente sincero", "è come Fracchia". Durissimo l'attacco di Claudio Borghi contro Giuseppe Conte. Il deputato della Lega ha preso la parola nell'miciclo di Montecitorio in seguito e in risposta all'informativa "urgente" del presidente del Consiglio sulla Fase 2.
L'esponente del Carroccio ha preso la parola e ha messo nel mirino sia il ministro dell'Economia e delle Finanze, il dem Roberto Gualtieri, sia, soprattutto, il sedicente avvocato del popolo, per come ha mal gestito l'emergenza sanitaria e la crisi economica causa pandemia di coronavirus.
"L'avvocato Conte è arrivato nelle città del Nord dopo mesi dall'emergenza, è arrivato di notte, come un ladro. Sta provocando imbarazzo a tutto il Paese, nel modo peggiore possibile", l'affondo del leghista, in riferimento alla passerella del premier dei giorni scorsi in Lombardia – dalla quale mancava colpevolmente da due mesi – andando in visita a Bergamo e Brescia in tarda serata se non addirittura di notte.
"Conte è semplicemente un uomo diversamente sincero, arriva nelle zone del nord come un ladro senza avvisare nessuno dopo oltre un mese e mezzo dall'emergenza. Conte sta provocando imbarazzo a tutto il paese nel modo più pericoloso", dice dunque Borghi, che poi striglia sia Palazzo Chigi sia il Mef: "Una cosa sola doveva essere fatta: inondare l'Italia di liquidità e cancellare le tasse. Conte e Gualtieri vanno in Europa senza mandato, senza "ottenere nulla, precipitandosi a chiedere soldi".Il presidente della commissione Bilancio della Camera prosegue poi nel suo attacco citando alcuni articoli di quotidiani stranieri: "Le bugie di Conte stanno diventando temi di studio, con risultato della nostra reputazione azzerata. È un'umiliazione che non ci meritiamo ma soprattutto dall'Europa soldi zero…". Ma non è tutto.
Borghi, infatti, smaschera Conte e Gualtieri citando i cosiddetti "capitani vittoriosi" come Alberto Da Giussano ed Ettore Fieramosca e paragonandoli, invece, a due personaggi di invenzione, uno nato dalla fantasia di Paolo Villaggio, l'altro da quella di Carlo Collodi: "Poi ci sono capitati come Fracchia e Pinocchio"."Voltiamo pagina, basta Mes e Dpc, riprendiamoci la libertà, basta umiliazioni, bugie e conferenze stampa a reti unificate come in venezuela", chiosa infine Borghi.
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