Briatore: "Decreto paranoico e populista. Io ho licenziato più di 1200 persone"

“È un decreto della vergogna”, ha detto il manager, perché metterà in grossa crisi tutte le aziende e i lavoratori. E ha poi sottolineato che l'Europa è "finita" con questa emergenza

Briatore: "Decreto paranoico e populista. Io ho licenziato più di 1200 persone"

Flavio Briatore non usa mezzi termini e definisce “paranoico e populista” il decreto Cura Italia varato dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Ospite a Stasera Italia su Rete4, l’imprenditore è andato giù duro sul provvedimento dell’esecutivo. “È un decreto della vergogna”, ha detto il manager, perché metterà in grossa crisi tutte le aziende, gli imprenditori, i lavoratori. Briatore ha poi ricordato che la Spagna ha stanziato 200 miliardi mentre Trump ne ha erogati mille.

Secondo l’imprenditore, l’esecutivo “ti fa un favore dicendoti che l’Iva la devi pagare 4 giorni dopo e che se licenzi qualcuno la cassa integrazione la paga lo Stato e il mese dopo la devi pagare tu. Non si rendono conto - ha proseguito - che le aziende sono chiuse e non producono fatturato. Io ho licenziato in questi giorni più di 1.200 persone”.

Il manager ha evidenziato che il governo deve dimostrarsi vicino alle categorie professionali e ai lavoratori. Per Briatore, se un’impresa deve chiudere non perché lavora male ma perché glielo dice lo Stato, “il governo deve prendersi carico degli operai che non possono più lavorare”. Ha sottolineato che siamo di fronte a una “guerra” ma è convinto che se tutti rimangono a casa per due settimane la situazione migliorerà “perché il virus non si espande per aria ma per contatto".

Poi una stoccata a Bruxelles. “O l’Europa stampa 2,5 trigliardi per far ripartire tutta l’economia - ha sottolineato il manager -, se no ci conviene staccarci e mandarli a quel paese”. Briatore ha detto che il nostro Paese potrebbe fare come il Regno Unito. “Ci stampiamo le nostre vecchie lire, mettiamo di nuovo i confini e chi vuol venire in Italia - ha spiegato - deve avere il passaporto e deve essere autorizzato ad entrare nel nostro Paese". Secondo l’imprenditore, con questa emergenza l’Europa “” perché non siamo riusciti a fare forza comune tra gli Stati e soprattutto a realizzare un protocollo valido per tutti.

Tre settimane fa Briatore aveva attaccato Giuseppe Conte per alcune sue frasi usate contro chi sta lavorando per frenare l’epidemia.

Il premier aveva detto che in un ospedale le procedure seguite erano state "improprie". Il manager aveva definito "allucinanti e totalmente fuori controllo le parole del presidente del Consiglio".

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