L'annuncio di Brunetta: "Sbloccati i concorsi". Cosa cambia

Il ministro ha anche fatto sapere di essere impegnato nella raccolta di tutte le riforme effettuate dai suoi predecessori. “Ne farò un distillato”

L'annuncio di Brunetta: "Sbloccati i concorsi". Cosa cambia

Domani il nuovo decreto Covid sbloccherà i concorsi, fermi al palo da oltre un anno a causa della pandemia. Ad annunciarlo è il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, intervenuto al Cnel in occasione della presentazione della relazione della Pa 2020. “Ieri – ha detto il ministro – il Comitato tecnico scientifico sulla pandemia, dopo un utile e attento processo di confronto e sulla base delle mie proposte, ci ha consentito di riavviare tutti i concorsi della Pa bloccati dal Covid-19. É un segnale straordinario di speranza. Quei concorsi fermi per la pandemia, adesso si potranno fare". Brunetta si è detto soddisfatto del risultato raggiunto e ha annunciato l’utilizzo di procedure innovative.

“Dico basta a carta e penna – ha continuato – basta ai concorsi ottocenteschi. Siamo in un'era diversa. Un'era digitale che ha i suoi nuovi strumenti, all’avanguardia. Efficienza, produttività e merito erano i cavalli di battaglia di dodici anni fa e oggi ribadiamo le stesse parole, aggiungendo anche la trasparenza e la soddisfazione dei clienti, di cittadini e imprese". La ricetta per far ripartire il Paese, secondo il ministro, passa attraverso lo sviluppo delle nuove modalità di lavoro. Per prima cosa si dovrà inserire lo smart working dentro la contrattazione e nella responsabilità di dirigenti e uffici della Pubblica amministrazione. È un passaggio importante quello evidenziato nel corso del suo intervento alla presentazione della relazione 2020 del Cnel sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche centrali e locali a imprese e cittadini.

"Voglio che lo smart working – ha spiegato Brunetta – sia nella contrattazione per migliorare l'efficienza e non per nascondere l'impossibilità della mobilità. Solo un Paese unito si salva, il collante sono i volti della Repubblica". Il ministro ha anche fatto sapere di essere impegnato nella raccolta di tutte le riforme effettuate dai suoi predecessori. “Il mio compito – ha dichiarato – è prendere il meglio di quello che hanno fatto gli altri e metterlo dentro la congiuntura favorevole che stiamo vivendo, avendo le risorse. Ne farò un distillato”. Spazio è stato dedicato ai contratti di lavoro. “Quest'anno – ha affermato Brunetta – rinnoverò tutti i contratti e darò in busta paga quanto è stato deciso secondo le procedure. É la condizione per far ripartire l’Italia”.

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà definita “anche una grande riforma sul reclutamento, che servirà a fornire capitale umano al Pnrr”, ha aggiunto il ministro.

"Faremo un grande reclutamento di high skill, di alte specializzazioni per poter spendere al meglio i 200 miliardi, fatto con forme innovative, perché se ci mettessimo a fare i concorsi i tempi del Pnrr sarebbero esauriti. Dobbiamo procedere – ha concluso – nel selezionare i migliori e nel più breve tempo possibile. Per questo ci sarà un portale del reclutamento con grandi e straordinarie novità".

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