Vedere grillini e renziani darsele di santa ragione sulla questione morale è cosa che mette allegria. Perché è come ascoltare il bue che dice cornuto all'asino, e fate voi chi sia il primo e chi il secondo tra Beppe e Matteo. La ferocia con cui il Pd si è scagliato contro la neo sindachessa Cinquestelle di Quarto, Rosa Capuozzo, finita pare a sua insaputa in una storia di scambio di favori tra camorra e politica, la dice lunga sul nervosismo del partito del premier.
È paradossale un tale accanimento morale e giustizialista contro una povera disgraziata neppure indagata da parte di un partito, il Pd, che vanta il record del mondo di eletti e amministratori (l'ultimo ieri, il sindaco di Como) indagati e condannati: oltre 80, solo nell'ultimo anno, più due presidenti di Regione in carica condannati e quattro sottosegretari del governo indagati, senza contare il caso di Marino a Roma, tenuto in vita per mesi contro ogni logica e buon senso. Ma se il moralismo del bue Renzi è ridicolo, non è che quello dell'asino Grillo sia più convincente. Ora, schiacciato dalle polemiche, anche lui pretende le dimissioni di donna Rosa Capuozzo perché «noi siamo diversi» e si devono tagliare le teste, manco fosse Robespierre, al solo sospetto. Diversi dove? In percentuale, il Movimento Cinquestelle ha una quantità di indagati e pasticcioni (si va dalla truffa nei rimborsi all'associazione a delinquere) ben sopra la media degli altri partiti. Ecco la prova. I grillini amministrano 12 città per un totale di 737mila abitanti, cioè governano solo l'1,2 per cento della popolazione italiana.
Siccome è l'occasione che fa l'uomo ladro, è evidente che per ora i casi di malaffare grillino sono numericamente contenuti (oltre una dozzina quelli noti alle cronache), ma, come dicevamo, percentualmente rilevanti sulla popolazione amministrata.
Grillo e il Pd dovrebbero ripassare la lezione di Filippo Turati: «La ferocia dei moralisti è superata solo dalla loro profonda stupidità». Perché anche per loro vale la battuta di Totò: «A proposito di politica, ci sarebbe qualche cosa da mangiare?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.