Per il momento non è ancora la valanga prospettata dai vertici del M5s durante alcune riunioni informali a novembre, ma le parole del ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli fanno temere smottamenti sulla manovra di bilancio. Salta il «contributo di solidarietà» - per il centrodestra una patrimoniale mascherata - che si sarebbe dovuto realizzare grazie al rinvio di un anno del taglio fiscale per i redditi sopra i 75mila euro e dal Movimento arriva il fallo di reazione. Patuanelli, come riportato dal Giornale il 21 novembre, in un incontro con alcuni senatori che si era tenuto qualche giorno prima, aveva minacciato battaglia sulla legge di Bilancio. Adesso il titolare delle Politiche Agricole, vicino a Giuseppe Conte, butta la palla in tribuna, collegando lo stop al Fondo di solidarietà con l'aumento delle bollette di luce e gas. «Per una scelta della destra, che comprende Italia Viva, le bollette saranno più care», attacca in un'intervista con La Stampa. Quindi la ricostruzione dell'ultimo Consiglio dei ministri: «In Cdm sono intervenuto solo io - racconta - quando poi il presidente Draghi ha proposto un contributo di solidarietà ho detto a nome del M5s che eravamo favorevoli a destinare queste risorse al taglio delle bollette. Dopodiché il presidente ha cambiato idea».
Draghi, dunque, avrebbe cambiato idea e Iv e il centrodestra sarebbero responsabili del caro bollette, che invece è stato provocato da un aumento generalizzato dei prezzi dell'energia e anche da fattori internazionali. Sul blocco del contributo di solidarietà hanno pesato invece le divisioni all'interno degli stessi grillini. I ministri della delegazione pentastellata non erano tutti d'accordo con la proposta e i gruppi parlamentari si sono spaccati come sempre. L'ex premier Romano Prodi a «Mezz'ora in più» su Rai3 dice che il no al Fondo di solidarietà è solo una mossa elettorale. «Quando si tocca il sistema fiscale importa che ci sia sempre il segno meno, non importa che sia giusto e equo, ci vuole il segno meno. Chi mette il segno più perde le elezioni», spiega Prodi. «Patuanelli è disinformato oppure quello che ci hanno raccontato sui 300 milioni contro il caro bollette trovati altrove non è vero? Sarebbe opportuno che dalle parti del Mef qualcuno facesse chiarezza. Per quanto riguarda Forza Italia il ministro stia sereno, noi vogliamo che si riducano le tasse e anche le bollette», sottolinea il deputato di Fi Sestino Giacomoni. La Lega annuncia emendamenti alla manovra per scongiurare il salasso con un taglio agli sprechi del reddito di cittadinanza. «Per la Lega si può e si deve fare di più per ridurre le bollette di luce e gas, altrimenti rischia di essere un inverno buio e freddo per tante famiglie, negozi e aziende», dice Matteo Salvini. Per il capogruppo di Fi alla Camera Paolo Barelli la soluzione potrebbe essere «aumentare l'estrazione dei nostri giacimenti di gas naturale».
«Grazie all'azione decisa di Forza Italia, si è evitato di ridurre il taglio delle tasse e si sono individuati altri fondi pubblici per ridurre il costo delle bollette energetiche», rivendica il senatore azzurro Maurizio Gasparri.
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