Presto le sardine potrebbero andare a braccetto con Mario Oliverio, il presidente della Regione Calabria imputato in più procedimenti penali e messo alla porta dal suo stesso partito, il Pd.
Questo pomeriggio il governatore – coinvolto in inchiesta in cui è accusato di reati che vanno dall'associazione a delinquere alla corruzione –, si è detto disponibile a fare un passo indietro a patto che facciano lo stesso anche il Pd e il Movimento 5 stelle, che hanno già schierato, rispettivamente, l'imprenditore del tonno Pippo Callipo e il docente universitario Francesco Aiello.
La proposta di Oliverio? Ritirare tutte le candidature, compresa la sua, per arrivare a una soluzione condivisa e unitaria attraverso la scelta di “un giovane competente da far tornare in Calabria”.
La mossa del governatore calabrese arriva a poche ore dalla visita del segretario dem Nicola Zingaretti, che domani sarà in Calabria per presentare ufficialmente Callipo.
La nuova sortita di Oliverio prende le mosse da una lettera scritta qualche giorno fa dalla referente del Movimento delle sardine in Calabria, Jasmine Cristallo, che – dopo una chiamata di Callipo – aveva lanciato un appello per l'unità di tutte le forze del centrosinistra: “Serve che tutte le forze convergano. Fate tutti un passo indietro. Siate generosi. Battetevi per una sana rigenerazione della classe dirigente”. E ancora: “Incontratevi, parlatevi, trovate una soluzione credibile e condivisa. Richiamate i giovani competenti che sono stati costretti ad andare via e che potrebbero tornare per un progetto ambizioso, ma necessario per la sopravvivenza di questa regione”.
Un appello colto al volo da Oliverio, che si dice disponibile a “individuare un giovane competente, che magari lavora fuori dalla Calabria, per farlo tornare e candidarlo alla presidenza della Regione Calabria”. “Da parte mia – spiega il governatore calabrese –, non intendo sottrarmi e mi auguro che la stessa disponibilità possa essere data da Callipo e dal candidato del Movimento 5 stelle”.
Oliverio invierà questa proposta ai leader dei partiti al governo, Zingaretti, Luigi Di Maio, Matteo Renzi e Roberto Speranza.
“Il mio auspicio – dice ancora il presidente della Regione – è che Zingaretti possa essere pronto a raccogliere questo invito. Se domani sarà in Calabria, vorrei consigliargli di evitare déjà-vu che si svolge da 15 anni attorno a Callipo (è stato candidato alla presidenza nel 2010 contro il centrosinistra, ndr) e di prestare attenzione alle domande delle sardine. Sono disponibile a rendermi parte attiva di scelte unitarie per dare alla Calabria una nuova possibilità”.
Per Oliverio è una sorta di ultimatum: “Se alla base dell'azione politica di tutti c'è il bene della Calabria – chiude –, non ho dubbi di poter registrare risconti positivi. Altrimenti il dato è tratto: saranno gli elettori a a sancire chi sono i responsabili delle lacerazioni”.
Tradotto: se Zingaretti e gli altri leader non accetteranno di fare un passo indietro, Oliverio sarà di nuovo in campo con la sua coalizione (avrebbe già pronte 5 liste), pronto a rovinare i piani di Callipo e del Pd.
Difficilmente il segretario dem accoglierà una proposta che alle orecchie di molti suona come un vero e proprio ricatto politico. Molto più probabile che Zingaretti segua la strada già tracciata e vada avanti con il 're del tonno'.
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