Regionali Calabria, la sinistra si spacca: il Pd sfida Oliverio con Callipo

L'imprenditore accetta la sfida e si mette alla testa della coalizione. Ma dovrà vedersela con il governatore uscente Oliverio, che vuole ricandidarsi. L'appello di Zingaretti: "Ora uniamoci". Non ci sarà il M5s, che ha già schierato Aiello. La Lega attacca: "Nuovo patto giallorosso"

Pippo Callipo
Pippo Callipo

Il Pd ha trovato il suo candidato “civico” per le elezioni in Calabria: è l'imprenditore del tonno Pippo Callipo, che questa mattina ha deciso di accettare la sfida e di rappresentare il centrosinistra alle prossime Regionali del 26 gennaio.

Esulta il segretario del Pd Nicola Zingaretti: "La candidatura di Callipo alla presidenza della Regione è l'elemento di grande novità politica e di spinta al cambiamento di cui la Calabria aveva bisogno. La sua storia personale di imprenditore legato alla sua terra e di animatore di movimenti civici, può innescare quella rivoluzione dolce, democratica e innovatrice che una regione bellissima richiede a gran voce. Il Partito democratico lo sosterrà con il massimo impegno e garantirà la stessa carica innovatrice e rigeneratrice che mette in campo la sua candidatura. Ora tutto il Pd calabrese si unisca intorno a Callipo. Lo stesso lavoro deve essere rivolto a creare un'alleanza vasta, civica e politica. Un nuovo progetto per fermare le destre".

Callipo, ex presidente regionale di Confindustria, per molte settimane era stato la prima scelta del Movimento 5 stelle. Il Pd aveva colto la palla al balzo e, nel tentativo di agevolare una nuova alleanza giallorossa, aveva messo a sua volta l'imprenditore in cima alla propria lista.

Callipo, però, a sorpresa, si era tirato fuori dai giochi attaccando la partitocrazia regionale: “Non voglio più essere usato dalla politica o da quelle tante forze della società civile che ogni cinque anni, quando si vota per le regionali, mi chiedono il sacrificio di mettermi al servizio della causa e poi, quando si tratta di comporre le liste, si tirano indietro, così come è successo nel 2010 quando tante persone su cui contavo hanno detto di no”, aveva detto il 're del tonno'.

Oggi l'annuncio della sua discesa in campo, che permette al Pd di uscire dall'angolo in cui era finito per via del no ricevuto dal Movimento 5 stelle, che a sua volta ha già ufficializzato la candidatura del docente dellUnical Francesco Aiello, che proprio ieri è finito nella bufera per via di una villetta semi-abusiva ereditata dai genitori.

“Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali – ha spiegato Callipo in una nota – mi chiedono un impegno diretto. Ho scelto di accettare la sfida. Lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono. Io Resto in Calabria".

"Gli appelli che si stanno susseguendo nelle ultime ore, seppur provenienti da ambienti diversi – ha detto ancora l'imprenditore 73enne – esprimono l'esigenza comune di aprire in Calabria una stagione politica di profondo rinnovamento"".

"In queste settimane – ha aggiunto – ho molto riflettuto sull'opportunità di un mio impegno politico diretto e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile. Su queste basi, embrione di una piattaforma più ampia, lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono. Io Resto in Calabria".

La sfida di Callipo non sarà semplice. Oltre al centrodestra, favorito per la vittoria finale, l'ex capo di Confindustria Calabria dovrà vedersela con un 'nemico' interno, il governatore in carica Mario Oliverio, che ha deciso di ricandidarsi autonomamente in contrapposizione al suo partito, il Pd. Per martedì prossimo è già prevista l'inaugurazione della sede del suo comitato regionale.

Con la candidatura di Callipo, il centrosinistra calabrese è dunque ufficialmente spaccato. E infatti le reazioni non si sono fatte attendere.

La deputata dem Enza Bruno Bossio, fedelissima di Oliverio, ha attaccato frontalmente il segretario del Pd: "Un errore politico marchiano, quello che sta facendo Zingaretti è aberrante”. "Callipo – ha detto la parlamentare – è tutto tranne che un candidato civico. Nel 2010 si è candidato e di fatto, con la sua candidatura, ha fatto perdere il candidato del Pd, Agazio Loiero, favorendo la vittoria di Giuseppe Scopelliti. Nel 2014 ha sostenuto la candidata del centrodestra Wanda Ferro".

Altrettanto netto il segretario provinciale del Pd di Cosenza, Luigi Guglielmelli: “Senza politichese lo scrivo in maniera chiara: io a chi 5 anni fa sosteneva il centrodestra e faceva iniziative in lungo e in largo per la Calabria con Wanda Ferro non lo sostengo. E nessuno mi convincerà che per il bene del partito dobbiamo votare una persona di destra”.

Di tutt'altro avviso, invece, il capogruppo del Pd nel consiglio regionale della Calabria, Domenico Battaglia: “Esprimo assoluto gradimento per la scelta e ringrazio Callipo. È il candidato del Pd e su di lui chiediamo l'unità del centrosinistra per battere una destra che vuole riprendersi la Regione”.

Reazioni anche sul fronte del M5s. Il primo a commentare è stato il senatore e presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, secondo cui la discesa in campo di Callipo "non credo, almeno dal mio punto di vista, che cambi alcunché" nella decisione del candidato governatore del M5S, "ma non è certo domanda che si deve fare a me, sono altri che decidono...".

E c'è anche chi, come la deputata pentastellata Federica Dieni, rilancia la possibilità di rivedere le scelte, magari per mezzo di una convergenza sull'imprenditore del tonno: "Penso che tutte le decisioni debbano passare su Rousseau, anche l’eventuale sostegno al candidato Callipo, che oggi si è nuovamente proposto come candidato".

Secondo la Lega, dietro la candidatura di Callipo si nasconderebbe un nuovo inciucio tra M5s e Pd. “Non nascondiamo un certo stupore riguardo il fatto che Callipo, già candidato come presidente contro il Pd nel 2010, abbia deciso di fare una scelta in antitesi con la sua storia politica", ha commentato il commissario regionale Cristian Invernizzi.

"La sensazione – ha sottolineato ancora il responsabile della Lega – è che la scelta sia dovuta alla probabile sconfessione da parte del Movimento 5 stelle del candidato Aiello, e che quindi si vada verso riproposizione dell'alleanza tra Pd e M5s (di fatto o taciuta)".

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