Calenda da Fazio: "Mi candido a sindaco di Roma. Pd mi appoggi"

Il leader di Azione approfitta dell'ospitata a "Che tempo che fa" per dare l'annuncio: "Mi candiderò a sindaco di Roma. Il Pd dovrebbe appoggiarmi se pensa che io sia la persona adatta"

Calenda da Fazio: "Mi candido a sindaco di Roma. Pd mi appoggi"

Dopo Vittorio Sgarbi anche Carlo Calenda, ex Pd, annuncia la propria intenzione di candidarsi alla carica di sindaco di Roma. La notizia è arrivata oggi nel corso della trasmissione "Che tempo che fa" in onda su Rai3. Ospite di Fabio Fazio, il leader di Azione ha approfittato dell'occasione per parlare dei suoi progetti per il futuro: fra questi, anche il Campidoglio. Un nuovo avversario, dunque, per l'attuale sindaco grillino in cerca di riconferma Virginia Raggi.

"Ho deciso. Mi candiderò a sindaco di Roma", ha affermato Calenda. "Penso che chi ha la possibilità di riportare Roma tra le grandi capitali europee abbia il dovere di farlo. Sarà una grande avventura". Fondamentale, per raggiungere tale scopo, l'appoggio di altri gruppi politici, ecco perché Calenda fa l'occhiolino al Partito Democratico.

"Non posso parlare per il Pd, partecipiamo ad un tavolo con tutte le forze centrosinistra. Io auspico un appoggio largo perché una persona da sola non può fare questo lavoro", ha precisato il politico. "Cercherò di mettere insieme una grande coalizione, larga, perché rimettere a posto questa città dev'essere un lavoro corale".

"Il Pd dovrebbe appoggiarmi se pensa che io sia la persona adatta per governare Roma. Le primarie non sono sempre state la panacea. Farle oggi è molto complicato", ha poi aggiunto il leaer di Azione. Con l'emergenza sanitaria, spiega ancora, gli elettori difficilmente potrebbero partecipare, ed attendere ancora qualche mese per avere il nome dei candidati significherebbe far attendere anche i romani. Del resto, Pd ed Azione sono già d'accordo su un punto: "Entrambi pensiamo che la gestione dei 5Stelle sia stata disastrosa. I mali di Roma vengono da lontano, ma con M5s e Raggi è peggiorato tutto".

Subito dopo l'annuncio di Calenda sono arrivate le reazioni del mondo della politica. Stizzita la risposta di Paolo Cento di Sinistra Italiana: "La candidatura di Calenda si dovrà ora confrontare con quelle già scese in campo a partire da Monica Cirinnà e dalla disponibilità di una nuova generazione di amministratori municipali come Amedeo Ciaccheri. La strada da seguire è quelle delle primarie e della partecipazione popolare nelle forme possibili nella stagione del Covid", ha dichiarato, come riportato da "AdnKronos".

Entusiasmo da parte di Enrico Letta: "Mi sembra una buona opzione, poi saranno i partiti e il Pd a fare la sua scelta", ha commentato, come riferito da "LaPresse". "Io ho fiducia in Zingaretti".

Evidente fastidio, invece, fra i pentastellati. "Calenda ha finalmente dissipato ogni dubbio e ha annunciato che si candiderà a sindaco di Roma.

Con chi, come e perché non è importante", ha affermato il grillino Antonio De Santis, assessore al Personale di Roma Capitale, come riportato da "Repubblica". "È la sua storia a dimostrarlo. Un romanzo di tradimenti, voltafaccia, giravolte spericolate e acrobazie brutali. Per lui l'amico fidato di oggi è l'acerrimo nemico di domani".

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