Il critico d'arte Vittorio Sgarbi, attualmente primo cittadino di Sutri (Viterbo), ha deciso di candidarsi per la carica di sindaco di Roma e strappare il posto alla grillina Virginia Raggi, in cerca di riconferma. Il deputato alla Camera parteciperà alle elezioni con il simbolo del movimento da lui fondato nel 2017, ossia "Rinascimento", che alle scorse consultazioni regionali in Valle d'Aosta ha ottenuto il 5%."Vittorio Sgarbi sarà candidato sindaco alle elezioni amministrative di Roma nel 2021", si legge in un post ufficiale pubblicato sul profilo Facebook del politico."La candidatura di Sgarbi rompe gli indugi nel centrodestra e costringe i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia al confronto", continua la nota, "Sgarbi non sarà solo. Con lui associazioni, comitati, movimenti civici, e tra questi il movimento 'No euro - Italia Libera', guidato da Gian Luca Proietti Toppi, con cui ha recentemente promosso la raccolta di firme per il referendum d’indirizzo per la fuoriuscita dell’Italia dall’Unione Europea".
"Alle prossime elezioni amministrative di Roma sulla scheda elettorale troverete anche il mio nome", è il commento del critico d'arte, che poi attacca duramente l'attuale primo cittadino. "La sindacatura di Virginia Raggi passerà alla storia come la più grave calamità naturale dopo il grande incendio di Roma del 64 d. C. ai tempi dell’imperatore Nerone. C’è da ricostruire una città e ridarle la dignità di Capitale".
Sgarbi ha dunque le idee chiare. Non resta che attendere la conferenza stampa programmata per il prossimo mercoledì per avere un'ulteriore conferma della notizia e conoscere maggiori dettagli. Intanto su Facebook numerosi utenti hanno accolto in modo positivo l'idea di avere Vittorio Sgarbi come possibile futuro primo cittadino di Roma. "Sarebbe una grande opportunità per i romani e l'Italia intera. Potremmo avere un sindaco che porterebbe la capitale d'Italia agli antichi splendori", è stato l'entusiastico commento di un internauta. "Finalmente un persona altamente qualificata", ha affermato un altro. E ancora: "Forza Vittorio, che il nome ti sia propizio!".
Intanto proseguono i malumori all'interno dell'alleanza giallorossa per quanto riguarda la decisione di appoggiare o meno la ricandidatura di Virginia Raggi. Al momento nessuna schiarita all'orizzonte: pare molto difficile che Movimento 5 Stelle e Partito democratico correranno insieme nelle prossime consultazioni elettorali per il sindaco della Capitale. Il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd per il Lazio, è stato categorico: "Finché la Raggi resta in campo, non c'è nessuna possibilità di dialogo con i 5Stelle e noi faremo le primarie del centrosinistra, per le quali il percorso inizierà mercoledì", ha infatti dichiarato ad "AdnKronos". Astorre ha inoltre aggiunto che il Pd da mesi cerca di spingere per un'alleanza con i grillini anche sul territorio, ma quando si parla di Virginia Raggi "c'è un ostacolo insormontabile, che va rimosso".
Della stessa opinione anche Stefano Pedica, direzione romana del Pd: "L'idea di un
candidato comune con il M5s al comune di Roma va bocciata senza se e senza ma. È assurdo pensare di presentarsi alle elezioni con chi ha portato Raggi in Campidoglio e messo in ginocchio la città".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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