Potrebbe non durare molto la liaison tra il Partito Democratico e il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Se ieri il membro del governo aveva annunciato di volersi iscrivere alla formazione di centrosinistra, convinto che "non bisogna fare un altro partito, ma lavorare per risollevare quello che c'è", oggi tira già aria di rettifiche.
È tornato a esprimersi sui suoi canali social Carlo Calenda e da twitter ha messo bene in chiaro che la sua adesione al partito è condizionata. "Se il Pd si allea con il M5S il mio sarà il tesseramento più breve della storia dei partiti politici", dice il ministro, che vuole una "presa di coscienza sul futuro del Pd, non una resa dei conti su passato".
"Ho sempre parlato chiaro con Renzi ma mi rifiuto di partecipare ora alla rimozione collettiva di un percorso che ha avuto anche tantissimi elementi positivi. Se cercano anti-Renzi non sono io", dice Calenda, rispondendo a quelle voci che volevano il suo ingresso nel partito come un non troppo velato modo per mettersi in contrapposizione proprio con l'ex premier.
"Una bestialità" pensare di sostituire Renzi con Calenda, secondo il governatore pugliese Michele
Emiliano, secondo cui l'ex premier "deve limitarsi a fare il senatore e non ha più titolo per parlare di politica". E sui grillini: "Si deve sapere subito che il Pd sosterrà lo sforzo di un governo M5S".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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