Il passatempo dei vip di sinistra? Offendere il centrodestra

L'ultima in ordine di tempo è stata Loredana Bertè, prima di lei Elodie, Zorzi e Giorgia: tutti contro i leader del centrodestra allo scopo di screditarli

Il passatempo dei vip di sinistra? Offendere il centrodestra

Gli influencer e artisti di sinistra hanno poche idee e, quelle poche, non sono nemmeno ben esposte quando si tratta di attaccare il centrodestra. Utilizzano la loro base di seguaci per screditare i leader della coalizione, la maggior parte delle volte senza nemmeno trovare una sponda perché dall'altra parte le loro parole non vengono quasi mai prese in considerazione. Il campionario di artisti che, spesso a caso e senza un particolare motivo, si scaglia contro i politici del centrodestra è molto variegato. E c'è un elemento da considerare. Quasi come se fossero mossi da una manina invisibile, che non è quella di Adam Smith, scelgono scientificamente i loro obiettivi in base ai sondaggi politici: prima era Silvio Berlusconi, poi Matteo Salvini e ora è il momento di Giorgia Meloni.

L'ultima in ordine di tempo a entrare a gamba tesa sulla leader di Fratelli d'Italia è stata Loredana Bertè, che quando ormai la polemica sul simbolo di FdI si era spenta, ha nuovamente tirato fuori l'argomento: "Signora Meloni, quando una senatrice come Liliana Segre chiede che sia cancellata dal suo logo quella fiamma che ricorda chiaramente il fascismo e le sue conseguenze, lei la rimuove e basta, senza arrampicarsi sugli specchi con scuse improbabili. Lei la rimuove, ha capito? Mi sembra il minimo per il rispetto che si deve a una signora che ha passato quello che ha passato". In conclusione, l'artista aggiunge: "Lei si deve vergognare. Si vergogni, signora Meloni. Non l'ho chiamata apposta onorevole, perché di onorevole lei non ha proprio niente, come la maggior parte dei politici italiani".

Parole che non arrivano certo come un fulmine a ciel sereno, vista la sequela di personaggi che hanno attaccato la leader di FdI, prima fra tutti Elodie. L'ultima della cantante è una figuraccia, per altro, visto che ha cercato di attaccare Giorgia Meloni sul suo programma elettorale: "Mi fa paura". Peccato fosse quello del 2018. Ma non sono mancati gli attacchi con definizioni di "fascismo" rivolte alla leader di FdI. Ha cercato di giocare la carta dell'ironia, invece, la cantante Giorgia, anche in questo caso senza apparenti motivi, di punto in bianco ha pubblicato una storia contro la Meloni: "Anche io sono Giorgia, ma non rompo i coglioni a nessuno".

Che dire, poi, di Tommaso Zorzi, un altro che dal nulla ha provocato il leader della Lega ha dato dell'idiota a Matteo Salvini o al gruppo de La rappresentate di lista, che non ha ben chiaro come funzioni il mondo se si lamenta dell'utilizzo delle sue canzoni, per il quale non serve nessuna autorizzazione: "La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit". Così ha scritto La rappresentante di lista in un tweet contro Salvini. Certo, va tutto contestualizzato e bisogna capire che nella maggior parte dei casi si tratta solo di post pubblicati al solo scopo di racimolare qualche like in più sui social.

Ma anche in questi casi, il consiglio è quello di prepararsi qualche contenuto, soprattutto se poi si riceve una replica: perché la figuraccia, in alternativa, è garantita. D'altronde, però, tutto questo non è diverso da quello che fa Letta ogni giorno, pur essendo politico di professione. Evidentemente, a sinistra mancano proprio i contenuti.

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