Intervenuto giovedì sera in diretta radiofonica a "La Zanzara", il leader del cosiddetto Terzo polo Carlo Calenda ha affrontato la spinosa questione della legalizzazione della cannabis.
Un tema nei confronti del quale l'ex dem aveva da sempre mostrato una certa apertura, ma che ora viene affrontato in maniera differente dal diretto interessato. Cambio di rotta che il conduttore della trasmissione Giuseppe Cruciani non manca di sottolineare durante la chiacchierata, chiedendone conto al proprio interlocutore.
"Hai cambiato idea?", incalza Cruciani."Stai bono, stai bono", replica Calenda,"non ho cambiato idea, sono per la legalizzazione, ma ho un dubbio". "Non penso che sia giusto che un quindicenne si faccia le canne", sentenzia il segretario di Azione, "e lo dice uno che se ne è fatte tante nel periodo peggiore della sua vita... e infatti si vedono anche i danni neurologici permanenti". Cruciani coglie subito la palla al balzo, sfruttando la battuta dell'ex dem, e domanda prontamente: "Quante te ne sei fatte?". "Non lo dico, perché sennò mi madre mi mena", replica scherzosamente Calenda.
Il discorso torna nuovamente a vertere sulla questione legalizzazione. "Se si tratta di una cosa illegale, il divieto diventa assoluto", dichiara l'intervistato, che suggerisce quindi di arrivare a una depenalizzazione del reato di consumo di cannabis. "Quello che ho detto è: 'Diamo una sanzione amministrativa'. Fai tipo 100 euro di multa...", suggerisce il leader del Terzo polo, che poi precisa ancora. "Se metti la macchina in seconda fila, ad esempio, ti fanno la multa", spiega al conduttore.
"Noi possiamo avere due approcci: o dire che fa bene farsi le canne oppure dire che siccome fa male ai ragazzi, quantomeno giovani, bisogna che ci sia una prescrizione. Depenalizzarla mi va bene", puntualizza in conclusione il leader di Azione, "mettiamo una sanzione amministrativa e via così".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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