Caos procure, il pg della Cassazione Riccardo Fuzio è ​indagato

Nel mirino dei pm di Perugia le notize passate a Palamara. Ora Fuzio è accusato di rivelazione di segreto d'ufficio

Caos procure, il pg della Cassazione Riccardo Fuzio è ​indagato

Una nuova tegola si abbatte sul procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio. Dopo la richiesta di pensionamento anticipato, che lo porterà a lasciare la toga il prossimo novembre, l'alto magistrato è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Perugia per rivelazione di segreto d'ufficio. Al centro del fascicolo la conversazione intercettata tra il giudice e l'ex presidente Anm, Luca Palamara, che ora è indagato per corruzione.

Secondo quanto riporta l'agenzia LaPresse, la decisione dei magistrati umbri arriva in seguito a una raffica di esposti a carico di Fuzio in cui vengono ripercorsi il dialogo con Palamara "sull'esistenza di una indagine" a carico di quest'ultimo e la rivelazione "del contenuto di alcuni atti di detta indagine". L'iscrizione nel registro degli indagati sarebbe quindi quasi un atto dovuto. Tramite l'avvocato Grazia Volo, il procuratore generale della Cassazione si è detto "a disposizione dell'autorità giudiziaria di Perugia, pronto a rendere qualunque chiarimento anche domani". "Confidiamo che tutto si possa risolvere con il riconoscimento della sua buona fede - ha assicurato la legale - il pg è sicuro di non aver avuto alcun comportamento contro la legge".

Il nuovo tassello sarà valutato anche dal Comitato direttivo centrale dell'Anm che è stato convocato per domani mattina al fine di valutare, tra le altre cose, se deferire Fuzio ai probiviri. La decisione sarà votata dall'assemblea ma il deferimento, che porterebbe poi alla sanzione massima dell'espulsione, è dato quasi per scontato dagli addetti ai lavori. Al sesto piano del Palazzaccio, sempre secondo l'agenzia LaPresse, i magistrati discuteranno anche delle regole per le elezioni suppletive dei membri mancanti del Consiglio superiore della magistratura che si terranno il prossimo ottobre.

La linea dell'Anm è quella di avere più candidati e meno sponsor correntizi, per dare l'idea plastica di un cambio di rotta, dopo la "degenerazione" e il "carrierismo" a più riprese denunciati dal neopresidente Anm Luca Poniz. Il sindacato delle toghe starebbe valutando di aiutare i candidati indipendenti "pubblicizzando" con i propri mezzi i loro programmi "elettorali".

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