Dopo l'elezione dei presidenti delle due Camere, anche la scelta dei capigruppo aiuta a capire come andranno a riempirsi le caselle del governo e delle vicepresidenze di Montecitorio e Palazzo Madama.
La Lega e Fratelli d'Italia, a esempio, hanno riconfermato i quattro capigruppo. Così alla Camera ci saranno ancora il leghista Riccardo Molinari e il braccio destro della Meloni, Francesco Lollobrigida. Il voto all'unanimità ha premiato nella Camera alta anche Luca Ciriani (FdI) e il salviniano Massimiliano Romeo. Dei partiti di maggioranza soltanto Forza Italia ha rinnovato le cariche. Al Senato Licia Ronzulli prende il posto che nella passata legislatura fu di Anna Maria Bernini, mentre Alessandro Cattaneo - a Montecitorio - quello che fu di Paolo Barelli, dopo l'elezione di Roberto Occhiuto a presidente della Regione Calabria. «Accolgo con emozione e senso di responsabilità l'indicazione del Presidente Silvio Berlusconi che mi ha designato come prossimo capogruppo alla Camera di Forza Italia - commenta il neoeletto Cattaneo -. Metterò a disposizione tutte le mie energie e le mie competenze affinché il gruppo di deputati azzurri possa essere incisivo nell'intensa attività parlamentare che ci aspetta in questa legislatura. «Ad Alessandro
Cattaneo e Licia Ronzulli, acclamati all'unanimità capigruppo di Forza Italia - scrive su Twitter il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè - i migliori auguri e complimenti. La loro competenza unita alla passione e alla lealtà verso Forza Italia sono garanzia per tutto il centrodestra». Al coro di complimenti si aggiunge anche il nuovo presidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa che a proposito dell'elezione della Ronzulli spiega: «È stata eletta capogruppo quindi non c'era una questione Ronzulli. Personalmente nel 2001 mi capitò di dover scegliere: mi era stato prospettato il ruolo di capogruppo e il ruolo di ministro e io scelsi quello di capogruppo. Per chi fa politica il ruolo di capogruppo non vale meno».
Nasce poi al Senato un nuovo gruppo di maggioranza: Civici d'Italia-Noi Moderati-Maie del quale Antonio De Poli diventa presidente. Sono sette, poi, i senatori del gruppo per le Autonomie e l'altoatesina Julia Unterberger ne è la presidente. Ne fanno parte anche i senatori a vita Giorgio Napolitano ed Elena Cattaneo.
Anche il Partito democratico conferma i due capigruppo. Quindi Debora Serracchiani (unica a scendere in sala stampa per commentare il 25 settembre il tracollo elettorale) e Simona Malpezzi restano al loro posto. Mentre al Misto di Palazzo Madama è eletto all'unanimità Peppe De Cristofaro di Verdi-Sinistra italiana.
I Cinquestelle scelgono di confermare all'unanimità Fracesco Silvestri come presidente del gruppo di Montecitorio mentre per il Senato si assiste a un avvicendamento: Maria Domica Castellone lascia il posto a Barbara Floridia. Un passo indietro che dovrebbe fruttargli, però, la vicepresidenza dell'aula di Palazzo Madama a fianco di Ignazio La Russa. «Il passaggio dell'elezione dei capigruppo a scrutinio segreto è un segnale politico importante, a noi stessi e verso l'esterno - commenta Giuseppe Conte -. Una dimostrazione di coesione e unità».
Per Azione due new entry: Matteo Richetti al Senato e Raffaella Paita alla Camera, con la divisione dei ruoli per i
due partiti guidati da Matteo Renzi e Carlo Calenda. «È un incarico che in passato ho svolto ed è stata una bellissima esperienza professionale e umana - commenta Ettore Rosato -. A Matteo e Lella un grande in bocca al lupo».
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