Salvini mobilita i suoi per prepararli alle richieste dei pm

Il ministro dei Trasporti rischia 15 anni, la Lega accusa: "È un processo politico, non ci intimidiranno"

Salvini mobilita i suoi per prepararli alle richieste dei pm
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Il cortocircuito mediatico-giudiziario contro l'esecutivo non conosce pause. Nel Paese dei dossieraggi di pezzi di Stato contro la Lega, orchestrati dal luogotenente Gdf Pasquale Striano con la complicità forse di qualche 007, c'è un processo che rischia di costare 15 anni per sequestro di persona plurimo e rifiuto d'atti d'ufficio al leader del Carroccio Matteo Salvini. Sabato a Palermo è attesa la requisitoria del pm Luigi Patronaggio (allora procuratore di Agrigento) nel processo sul caso Open Arms. Il 21 agosto di cinque anni fa la missione 65 della Ong spagnola con 163 persone venne tenuta fuori dalle in acque internazionali italiane per 20 giorni, fino allo sbarco a Lampedusa ordinato dalla Procura, secondo cui il divieto era illegittimo

Ai primi di ottobre ci sarà la requisitoria della difesa guidata da Giulia Buongiorno, prima del raduno di Pontida in agenda domenica 6, mentre la sentenza dovrebbe arrivare qualche settimana dopo, a cavallo delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria. Una condanna avrebbe conseguenze politiche devastanti e getterebbe benzina sullo scontro già incandescente tra politica e magistratura.

L'indirizzo politico vigente al tempo del governo guidato da Giuseppe Conte (che oggi fa spallucce) era quello di ottenere dalla Ue la garanzie sulla distribuzione dei naufraghi e solo dopo autorizzare lo sbarco. Secondo il Viminale nessuno dei migranti soccorsi era in pericolo di vita, come ha riferito il 22 marzo scorso in aula a processo l'attuale inquilino del ministero dell'Interno Matteo Piantedosi, allora capo di gabinetto di Salvini. D'altronde, Open Arms non aveva accettato il coordinamento della guardia costiera libica, si era rifiutata di consegnare a Malta alcuni migranti e non aveva accettato il porto sicuro assegnato dalla Spagna. Comportamenti da cui il governo trasse un'unica conseguenza: «Il vero retroterra era ispirato a portare i migranti in Italia. Il salvataggio era secondario, secondo me», ha ribadito Piantedosi in aula.

«Quello a Salvini è un processo politico, voluto dalla sinistra in Parlamento, unico nel suo genere in tutto l'Occidente». La Lega chiama a raccolta i suoi, rivendica «il diritto di difendere i confini» e sottolinea: «Non ci faremo intimidire», dice una nota del partito guidato dal ministro dei Trasporti.

Ieri Salvini è tornato su ius soli e ius scholae, su cui Forza Italia vuole dare battaglia, evocando la revoca della cittadinanza per gli stranieri che commettono reati gravi: «Ius soli? No, grazie Se ne stanno accorgendo in tutta Europa: la cittadinanza è un privilegio che va ottenuto con merito e integrazione, non è un regalo», ha scritto il vicepremier su Facebook dopo il Consiglio dei ministri di ieri. La posizione dei colonnelli leghisti è compatta, dalla parlamentare Simonetta Matone all'europarlamentare Susanna Ceccardi: mentre emergono inquietanti informazioni sui dossieraggi, nel silenzio dei giornalini, si considera un reato la tutela della sicurezza e la lotta ai trafficanti di esseri umani

I dati sugli sbarchi confermano che la stretta - vedi anche il decreto Cutro, seppur depotenziato dalle alcune sentenze creative svuota Cpr - è servita. A ieri, secondo i dati del Viminale, sono sbarcate 44.394 persone, il 62,5% in meno rispetto al 2023, quando furono 115.410 e il 30% in meno rispetto al 2022, con 63.016 clandestini arrivati sulle nostre coste.

I migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 14.138, di cui 12.135 uomini. Segno che gli accordi bilaterali con Tripoli e gli altri Paesi del Mediterraneo - senza contare l'intesa con l'Albania, non ancora a regime - funzionano.

Dall'inizio del 2024 fino a fine agosto siamo a quota mille tra morti (434) e dispersi (611) nella rotta del Mediterraneo centrale, un dato agghiacciante ma molto più basso degli anni scorsi. Basti pensare che dal 2014 gli irregolari inghiottiti sono stati 30mila.

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