Capo dei Carabinieri, in corsa due generali. Oggi il Cdm decide

Il vice Luongo e Cinque si contendono la poltrona al vertice

Capo dei Carabinieri, in corsa due generali. Oggi il Cdm decide
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Solo poche ore e sapremo chi sarà il nuovo comandante generale dei carabinieri dopo Teo Luzi (nella foto), che scadrà il prossimo 15 novembre. Stamattina ci sarà il Consiglio dei ministri per decidere il successore, in corsa per la poltrona ci sono tre generali dai curricula eccellenti: l'attuale numero due Salvatore Luongo (per cui fa il tifo il ministro della Difesa Guido Crosetto, a cui spetta l'onere della proposta sentito il Capo di stato maggiore della Difesa Luciano Portolano, d'accordo anche lui su Luongo. Il sottosegretario Alfredo Mantovano, e con lui una parte importante dell'esecutivo e di Fratelli d'Italia, preferirebbe il capo di Stato maggiore Mario Cinque - che come ricorda Emiliano Fittipaldi sul Domani ha lavorato all'ufficio legislativo del ministero coi titolari di Pd e M5s Roberta Pinotti, Elisabetta Trenta e Lorenzo Guerini) - mentre il terzo incomodo dal curriculum inattaccabile è il comandante dell'Interregionale Pastrengo Riccardo Galletta.

Il rischio, secondo le indiscrezioni di palazzo, è che si ripeta il copione già andato in scena con i servizi segreti e la Guardia di Finanza: un braccio di ferro che «rischia» di promuovere in automatico il vice, di fatto inamovibile o quasi una volta scattato l'interim. Allora per le Fiamme Gialle scattarono dossier al vetriolo confezionati ad arte per segare i concorrenti (come avvenne al tempo al generale Fabrizio Carrarini dopo una polpetta avvelenata firmata proprio dal Domani).

Difficile dunque che la nomina del nuovo inquilino di Viale Romania slitti, anche per evitare ripercussioni dentro la maggioranza, proprio mentre sono i carabinieri a gestire il difficilissimo dossier sull'agenzia di investigazioni milanese Equalize - guidata dall'ex supersbirro Carmine Gallo e di proprietà del

presidente di Fondazione Fiera Enrico Pazzali, ma anche i cascami di altre importanti indagini che sfiorano il mondo politico come quella sul possibile ricatto ai danni dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

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