"Il carcere extrema ratio" Il piano dei giallorossi per la "nuova" giustizia

Vertice della maggioranza per il nuovo piano per la Giustizia: tra le priorità la riforma del Csm e il conflitto di interessi

"Il carcere extrema ratio" Il piano dei giallorossi per la "nuova" giustizia

La riforma della Giustizia su cui sta discutendo la maggioranza riguarda diversi settori: dal Csm al carcere ostativo, fino al processo trbutario. Ma su alcuni punti i partiti che formano l'ammucchiata giallorossa hanno le idee chiare e sono punti che faranno parecchio discutere. Infatti Pd, Iv, M5s e Leu avrebbero trovato un'intesa su un principio: la pena espiata con percorsi di reinserimento e riabilitazione, il carcere come extrema ratio. Un punto fermo nato dal vertice tenutosi a Palazzo Chigi sulla giustizia alla presenza del premier Giuseppe Conte. Al vertice - riferisce uno dei partecipanti all'Agi - si è fatto il punto sulla riforma del processo penale e civile, sulla riforma della giustizia tributaria e quella del Csm e si è ragionato anche su misure al carcere ostativo, ovvero su provvedimenti da adottare riguardo l’articolo 41 bis e la possibilità di rivisitare le procedure di controllo e di assegnare benefici non come automatismi ma legati a motivazioni adeguate. Ma tra le priorità c'è anche il conflitto di interessi. Infatti Sono stati individuati alcuni temi da affrontare con priorità a livello parlamentare: conflitto di interessi e regolazione dell’attività di lobbying, percorsi di reinserimento e rieducazione dei detenuti attraverso la formazione e il lavoro, avvocato in Costituzione, gratuito patrocinio, riforma dell’esame per l’accesso all’avvocatura, magistratura onoraria, affido e adozione e miglioramento procedure di valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. È in corso inoltre una riflessione in vista di un possibile intervento in materia di cosiddetto ergastolo ostativo. A preoccupare di più su questo fronte di riforma della Giustizia è di fatto il tema fondamentale del "carcere come estrema ratio".

Di fatto in un Paese in cui il deterrente per chi delinque è abbastanza "morbido", un ulteriore rivisitazione del sistema giudiziario in questa direzione potrebbe accentuare gli effetti distorti di alcuni procedimenti penali che in questi anni hanno accompagnato le cronache con condanne beffa o permessi troppo generosi per i detenuti. Va detto che la partita è ancora aperta e il nodo Giustizia è uno dei più spinosi da sciogliere per la maggioranza.

Infatti tutte le tensioni con Italia Viva si sono consumate sul terreno della prescrizione che rappresenta solo un tassello di questa rivisitazione del sistema giudiziario. Non sono escluse nuove tensioni e il percorso per una riforma definitiva della Giustizia appare ancora lungo...

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