Carceri, la Cartabia vuole un garantista. E i grillini protestano

Il Guardasigilli aspetta l'ok dal Csm per la nomina di un garantista a capo del sistema penitenziario. Il MoVimento 5 Stelle critica la scelta

Carceri, la Cartabia vuole un garantista. E i grillini protestano
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La scelta del ministro Marta Cartabia sul nuovo vertice del Dap, cioè del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, scontenta i giustizialisti del MoVimento 5 Stelle. Gli stessi che non ritengono il giudice Carlo Renoldi un nome adeguato.

La proposta del capo di Dicastero della Giustizia non soddisfa le esigenze dei grillini che avrebbero preferito un profilo diverso. La novità dovrebbe passare dal Csm che ha ricevuto dal ministro del governo presieduto da Mario Draghi una richiesta tesa ad ottenere il "fuori ruolo". La condizione che permetterebbe a Renoldi, oggi consigliere di Cassazione, di guidare il Dap. Stando a quanto riportato dall'Ansa, i 5S si sono definiti "perplessi".

L'onorevole Enrico Costa, esponente di Azione, ha scritto visa Twitter quanto segue: "La Ministra Cartabia indica un garantista a Capo delle carceri italiane (Dap). E soprattutto non un Pm. I 5 Stelle ovviamente contestano la scelta. Avrebbero voluto promuovere il Vice (un Pm) che era stato nominato da Bonafede". Insomma, per l'esponente del partito guidato da Carlo Calenda, il vero obiettivo pentastellato sarebbe stata la promozione di una persona indicata dall'ex ministro della Giustizia.

Alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle sono usciti allo scoperto: "Apprendo da indiscrezioni di stampa che la ministra Cartabia avrebbe scelto il magistrato Carlo Renoldi come prossimo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Ebbene, le stesse notizie di stampa ci ricordano come il dott. Renoldi, in diversi interventi pubblici, si sia espresso contro il regime del 41-bis, arrivando a bollare l'antimafia militante come "arroccata nel culto dei martiri", ha fatto sapere l'onorevole Valentina D'Orso che è una deputata della formazione politica guidata da Giuseppe Conte.

Poi la specificazione: "Non posso, dunque, nascondere forte perplessità per questa scelta, che avviene peraltro proprio nell'anno in cui ricorderemo il trentennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio e proprio mentre il Parlamento è impegnato a legiferare sull'ergastolo ostativo e a ribadire quanto sia imprescindibile la funzione di questo istituto nella lotta alle mafie e al terrorismo", ha insistito la deputata, così come riportato dall'Adnkronos.

Il MoVimento 5 Stelle si è già opposto, in parte, alle riforme della Giustizia portate avanti dal ministro Cartabia e oggi si schiera contro l'eventualità che il giudice Carlo Renoldi possa guidare il Dap. Nel frattempo, l'ipotesi ventilata dalla Cartabia viene difesa da eminenti personalità nel campo del diritto: "Non si tratta di essere contro il 41 bis ma di coniugare, come vuole la Costituzione, la necessità di sicurezza con l'umanizzazione della detenzione.

C'è un equivoco di fondo nel pensare che una giurisprudenza attenta ai profili umani sia distratta sul piano della sicurezza", ha detto, alla fonte sopracitata, il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida.

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