Casaleggio jr guida la Raggi: le chat in cui le dice cosa fare

Trapelano le chat di WhatsApp della "sindaca". Che si smentisce sulla nomina del fratello di Marra: aveva concordato tutto

Casaleggio jr guida la Raggi: le chat in cui le dice cosa fare

Altro che sette e mezzo. Dopo un anno da sindaco di Roma, Virginia Raggi raccoglie un cinque più. Migliore il giudizio tra gli elettori del Movimento 5 Stelle che le danno un sei e mezzo di media. Il risultato di un sondaggio Ixè per Agorà (Raitre) non lascia margione di dubbio: anche se la maggioranza degli intervistati (58%) pensa che non debba dimettersi dalla carica di primo cittadino, il risultato del suo primo anno di governo è insufficiente. E ora la grillina deve pure fare i conti con gli sms pubblicati dalla Stampa che svela un'influenza (a dir poco ingombrante) di Davide Casaleggio sulle iniziative del Campidoglio e, soprattutto, l'accordo con l'ex braccio destro Raffaele Marra sulla promozione del fratello Renato alla direzione del Turismo.

Ieri, come raccontato oggi dal Giornale, c'è stato il blitz di Casaleggio junior sulla Capitale. "Davide sarebbe dovuto venire alla fine di giugno...", fanno sapere alcuni grillini. Ha voluto anticpare l'incurione per sciogliere gli intrighi romani. Nell'ufficio dei gruppi M5S a Palazzo Madama ha incontrato i due tutor del sindaco, i deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, responsabili per il Campidoglio. Anche della chat tra la Raggi e Marra, che sono sui tavoli della procura capitolina, emerge il ruolo decisivo di Casaleggio junior. Una sorta di burattinaio. E il sindaco pentastellato è il burattino da muovere. Nei messaggi scambiati su WhatsApp e pubblicati oggi dalla Stampa emerge chiaramente che la Raggi si confronti con Raffaele Marra su tutto. È lei stessa a spiegare di aver ricevuto "istruzioni" da Casaleggio sui temi più svariati, come ad esempio l'emergenza abitativa. "Sì - si legge in una chat - anche capire se questi sono veramente nelle case che dovevano essere per emergenza abitativa o meno credo debba fare la parte della replica".

Dalle chat di WhatsApp riemerge anche il nodo sulla nomina del fratello di Marra. Quando era stata sentita dall'Anticorruzione del Comune, la Raggi aveva assicurato di aver deciso "in totale autonomia". Ecco, però, Raffaele Marra scrivere alla Raggi proprio dell'aumento dello stipendio del fratello Renato. È il 14 novembre dell'anno scorso. "Se lo avessi fatto vicecomandante - scrive - la fascia (retributiva, ndr) era la stessa". "Infatti abbiamo detto vice no - replica il sindaco - abbiamo detto che restava dov'era con Adriano". "E infatti - incalza l'ex braccio destro - con Adriano il posto era quello di cui abbiamo sempre parlato". Adriano è Adriano Meloni, assessore capitolino al Turismo. Grazie alla nuova nomina Renato Marra sarebbe dovuto andare a lavorare proprio con lui.

Dalle intercettazioni del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Roma risulta evidente che Raggi avesse discusso più volte con Marra della nomina del fratello.

E, anche quando il sindaco si lamenta di non aver capito che Renato Marra avrebbe guadagnato di più, l'ex braccio destro: "Mi stai dando del disonesto. Non ti ho mai nascosto nulla. Te l'ho detto, evidentemente non troppe volte. È solo a tua tutela che ha fatto un passo indietro (da vicecomandante dei vigili, ndr). Purtroppo l'onestà non paga".

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