Casini passa agli insulti: "Con la Lega al governo diventiamo lo zimbello dell'Europa"

Casini sposa il Pd e attacca il centrodestra: "Non è quello di ieri ed è in mano a un estremista come Salvini". E invita a votare la sinistra

Casini passa agli insulti: "Con la Lega al governo diventiamo lo zimbello dell'Europa"

E pensare che Pier Ferdinando Casini della Lega Nord è stato a lungo un alleato. Adesso, però, che è passato con il Partito democratico la attacca a testa bassa. In una intervista al Resto del Carlino non solo la paragona al Movimento 5 Stelle ma addirittura dice che con Matteo Salvini al governo "l'Italia rischia di diventare lo zimbello dell'Europa". Quindi, lancia un appello agli italiani: "Non lasciamo spazio agli estremisti".

Oggi Casini si è candidato con il centrosinistra. Per un posto a Palazzo Madama se la vedrà nel collegio di Bologna città. Per tutta la campagna elettorale ha provato qualsiasi escamotage per farsi stare simpatico all'ettorato rosso. Si è addirittura riscoperto "compagno" nella Casa del Popolo, nella sede più rossa della rossa Bologna (guarda le foto). Non ha mancato di farsi scattare una foto con Gramsci, Togliatti, Matteotti e Di Vittorio. Si è concesso più di un pranzo con i militanti dem e ha pure detto di sentirsi a casa propria. La trasformazione, insomma, è compita. Dulcis in fundo, oggi, in una intervista al Resto del Carlino, l'ex leader dell'Udc si è messo ad attaccare il centrodestra. "Quello di oggi non è quello di ieri ed è in mano a un estremista come Salvini - ha spiegato il presidente uscente della commissione Esteri del Senato - e poi perché i Cinque Stelle sono la succursale di Scientology, una setta i cui fili vengono tenuti dall'esterno, da Casaleggio e da Grillo. Non facciamo regali a Bologna, non diamo a queste forze senatori e deputati, non disperdiamo il voto. Chi non vota il centrosinistra da via libera alla Lega o ai Cinque Stelle".

L'appello di Casini punta a convincere gli indecisi a votare Matteo Renzi e il Pd. Lo fa invitandoli a "guardare i fatti" e a "non fidarsi delle promesse". "Minniti, contro l'immigrazione clandestina, ha fatto di più che tutti i ministri leghisti - ha spiegato - Gentiloni e Renzi hanno trovato un'Italia in recessione e oggi abbiamo ripreso la strada dello sviluppo".

Deposto lo scudo crociato, ecco che Casini impugna falce e martello per difendere gli sfaceli della sinistra e per attaccare (persino) Liberi e Uguali: "Chi vota per loro aiuta il Carroccio e i grillini, questo è chiaro. Lo dice la matematica, non la politica".

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