Elena Bonetti è la figurina più prestigiosa delle tante scambiate da Matteo Renzi e Carlo Calenda da quando hanno rotto il Terzo Polo. L'ex ministra è passata da Italia Viva ad Azione. Così come alcuni dirigenti renziani hanno traslocato tra i calendiani e viceversa, in questi ultimi mesi. Tanto trambusto per nulla.
Dato che basta dare un'occhiata ai sondaggi per rendersi conto che la somma dei due partiti centristi non si schioda più di tanto dal 7,8% raccolto insieme alle elezioni politiche di un anno fa. Cambiano gli addendi, ma non il risultato. L'ex ministra e deputata annuncia il suo addio a Iv in un'intervista al Corriere della Sera. «Il cammino del Terzo polo si è interrotto, ma io voglio pensare al rilancio», dice Bonetti. Un rilancio che «non è delimitare uno spazio in cui raccogliere adesioni per le elezioni», insiste, riferendosi senza nominarlo a Il Centro lanciato da Renzi. Poi specifica: «Non entro in Azione, ma in ticket con Carlo Calenda, collaboro per la nascita di un soggetto aggregativo più ampio».
Mentre Calenda le dà il benvenuto e da Azione giunge la solidarietà per gli insulti arrivati a Bonetti sui social da alcuni account che l'ex ministro definisce «militanti di Italia Viva illiberali, violenti e cafoni», i renziani non si scompongono. «La scelta di Bonetti era ampiamente attesa, si è tirata indietro di fronte al congresso, altri se ne andranno, ma molti di più ne arriveranno», fanno sapere fonti di Iv. Bonetti sabato sera preannuncia l'addio direttamente a Renzi con un messaggio Whatsapp. «Ti auguro tanta felicità. Stai bene», risponde l'ex rottamatore, laconico. L'ex ministra esce dalla chat di Italia Viva e la reazione del deputato Roberto Giachetti è molto meno zen. «Sei un'ipocrita, un'opportunista e una codarda», replica Giachetti al messaggio di commiato di Bonetti nella chat dei renziani.
Fuochi d'artificio. Ma tutto cambia per restare com'è. Infatti il travaso tra Azione e Italia Viva e viceversa va avanti da mesi. Un calciomercato che non ha prodotto scossoni nei sondaggi. A dicembre un gruppo di dirigenti napoletani era transitato da Renzi a Calenda. Stesso percorso intrapreso dall'ex senatore campano Luigi Cucca.
A maggio a passare da Azione a Iv era stata la deputata Naike Gruppioni, seguita dalla consigliera regionale dell'Emilia Romagna Giulia Pigoni. Smottamenti verso Renzi si sono registrati anche in Umbria, Piemonte e a Firenze.
Nello stesso periodo erano passati a Iv sette dirigenti di Azione a Roma. Mentre ad aprile l'ex senatrice Elvira Evangelista e il consigliere regionale sardo Francesco Stara erano passati da Renzi a Calenda. Eppure i voti sono sempre gli stessi.
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