Caso Pandoro, Ferragni si arrende e paga. Niente ricorso per la multa da un milione

L'influencer rinuncia alla battaglia legale: verserà la sanzione. E così dovrebbe chiudere anche la querelle sulle uova di Pasqua

Caso Pandoro, Ferragni si arrende e paga. Niente ricorso per la multa da un milione
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Chiara Ferragni gioca d'anticipo e rinuncia al ricorso che aveva presentato al Tar del Lazio contro la sanzione dell'Agcom per la pubblicità ingannevole sul pandoro Balocco. L'influencer pagherà la multa di un milione di euro per chiudere la vicenda senza rischiare ulteriori sanzioni. Di fatto grazie ad un accordo informale con l'Antitrut l'influencer ha deciso di accettare la sanzione per evitare che l'Autorità garante per la concorrenza e del mercato approfondisca le indagini sull'altro caso aperto che le toglieva il sonno, quello sulle uova di Pasqua. Una sorta di patteggiamento che qualcuno ha interpreta come un'ammissione di colpevolezza.

Il prossimo 17 luglio, dunque, non ci sarà l'udienza che era stata fissata davanti al Tar del Lazio per discutere i ricorsi amministrativi presentati lo scorso febbraio quando era scoppiato lo scandalo sollevato da Selvaggia Lucarelli sulla scarsa trasparenza dell'iniziativa benefica «Pink Christmas» secondo la quale, parte del ricavato dalle vendite dei pandori griffati effettuate nel periodo di Natale del 2022 sarebbe stata devoluta all'ospedale Regina Margherita di Torino.

I legali della Ferragni hanno deciso di rinunciare al ricorso dunque a chiedere l'annullamento della sanzione da oltre un milione inflitta alle società dell'imprenditrice, Fenice e Tbs crew, per la presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandori. La marcia indietro dell'imprenditrice fa parte di un'intesa informale con l'Antitrust per evitare di avere problemi sull'altro caso aperto, quello sulle uova di Pasqua, un caso simile a quella del caso del pandoro-gate.

Secondo quanto riferiscono al Messaggero che ha anticipato la notizia fonti vicine all'influencer, non arriverà quindi nessuna sanzione sul secondo caso.

Solo il giorno prima un'altra indiscrezione, stavolta del settimanale «Chi», ha reso noto che Chiara Ferragni potrebbe chiudere presto il suo negozio a Milano. Lo store dell'imprenditrice digitale, situato in via Capelli, a due passi da Gae Aulenti e da Corso Como, potrebbe abbassare per sempre la saracinesca il prossimo agosto.

Il monomarca, inaugurato da Ferragni nel 2017, si estende su una superficie di 120 metri quadrati e oltre alla linea di calzature ospita anche abbigliamento, accessori, make-up, gioielli e le collaborazioni attive. Già nei mesi scorsi, dopo il Pandoro-gate, il flagship store appariva deserto, ad eccezione delle commesse.

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