Caso Ramy, i carabinieri: "Diffidammo il testimone sui video dei soccorsi"

Per la prima volta fornisce la propria versione dei fatti davanti ai pm uno dei due carabinieri indagati per depistaggio e frode processuale e favoreggiamento nell'inchiesta sul caso del giovane a bordo di uno scoote

Caso Ramy, i carabinieri: "Diffidammo il testimone sui video dei soccorsi"
00:00 00:00

Si sono avvicinati al testimone dello scontro in cui ha perso la vita Ramy Elgaml, al Corvetto a Milano, solo per diffidarlo dal divulgare le immagini che aveva ripreso con il cellulare. Questo perché erano convinti che il giovane avesse fatto un video delle fasi dei soccorsi e del massaggio cardiaco sul 19enne a terra esanime, immagini quindi inadatte a essere diffuse. Per la prima volta fornisce la propria versione dei fatti davanti ai pm uno dei due carabinieri indagati per depistaggio e frode processuale e favoreggiamento nell'inchiesta sul caso del giovane a bordo di uno scooter, guidato da un amico, morto dopo un inseguimento dei militari. La ricostruzione del carabiniere coinvolto nell'indagine è stata fatta ieri in Procura e il collega che era a bordo della stessa Gazzella avrebbe fatto un racconto molto simile in relazione alla richiesta di cancellazione del filmato dal cellulare fatta all'unico testimone oculare dell'episodio. I due indagati sono stati convocati dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini.

Intanto ieri sempre a Milano c'è stato un altro inseguimento, questa volta da parte della polizia, di una moto che non si fermata all'alt. Tutto si è concluso con un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di chiavi. L'inseguimento è andato avanti per circa tre chilometri, una pattuglia della polizia ha cercato di fermare una moto Honda Sh in fuga con a bordo due uomini che da via Bazzi sono arrivati in via San Dionigi, non lontano dal Corvetto. Qui la motocicletta è finita contro un'auto in sosta e i due sono fuggiti a piedi. Nessuno è rimasto ferito. Il conducente, un marocchino 24enne con precedenti e irregolare, è stato fermato mentre il complice è scappato. Dagli accertamenti è emerso che l'arrestato in passato è stato controllato più volte in compagnia di Elgaml e dell'amico Fares Bouzidi.

Lo stesso Fares, si è saputo, ha depositato in Procura una denuncia contro quattro dei sei carabinieri dell'inseguimento. Contro uno per lesioni personali per lo «speronamento volontario» e per tutti e quattro per falso ideologico in atto pubblico.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica