Caso Spataro, Saviano: "Qualcuno è sfuggito alla cattura"

Dopo la polemica tra il capo della procura di Torino, Armando Spataro e il vicepremier, Matteo Salvini, Saviano mette nel mirino il titolare del Viminale

Caso Spataro, Saviano: "Qualcuno è sfuggito alla cattura"

Dopo la polemica tra il capo della procura di Torino, Armando Spataro e il vicepremier, Matteo Salvini, per un tweet del titolare del Viminale nel croso di un blitz in Piemonte contro la mafia nigeriana, arriva la presa di posizione di Roberto Saviano. Lo scrittore ha messo nel mirino il leader del Carroccio affondando il colpo: "Salvini ha fatto un tweet mentre erano in corso degli arresti e, a quanto pare, qualcuno è riuscito a sottrarsi alla cattura. Alla legittima e motivata reprimenda di Spataro, Salvini risponde con una nota scomposta: ’Si candidi. Vada in pensione". Poi l'autore di Gomorra che ha già avuto diversi scontri con il ministro Salvini rincara la dose: "Salvini, come è solito fare, non avendo conoscenze e argomenti, consapevole di aver fatto una enorme cazzata, invita al linciaggio, questa volta del procuratore Spataro. È il caso che il Consiglio Superiore della Magistratura si faccia sentire per difendere l’autonomia del potere giudiziario dagli assalti di un esecutivo tanto sgangherato quanto pericoloso".

A questo punto però il post di Saviano sui social comincia a farsi più rabbioso e inevitabilmente si passa agli insulti: "Analizzando ciò che è accaduto, siamo o no legittimati a dire che, spente le luci della ipercomunicazione (a spese nostre), Salvini sia il ministro più scarso del governo? Uno che parla a vanvera di tutto, capendo molto poco finanche di ciò che dice? La saggezza popolare insegna che è dei fessi che bisogna aver paura".

Infine appoggia Spataro e manda un messaggio al capo della procura: "Solidarietà e vicinanza ad Armando Spataro, uomo e magistrato di spessore, che non si lascerà intimorire da un potere reso ridicolo dalla sua stessa idiozia".

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